Vai al contenuto

Caso Giovine/Marco Pannella si costituisce parte civile.

RADICALI DISTRIBUISCONO ALLA STAMPA FOTOCOPIE QUOTIDIANO DEL 10 LUGLIO CON LE FIRME PRESENTI SUI MODULI E QUELLE AUTENTICHE.

PD, ITALIA DEI VALORI, GRILLINI, DOVE SIETE?

Nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina nella sede dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta sono state distribuite alla stampa fotocopie del quotidiano “La Stampa” del 10 luglio 2010, riportanti le firme presenti sui moduli confrontate con quelle autentiche di alcuni candidati della Lista “Pensionati per Cota” di Michele Giovine. Accanto, dichiarazioni degli stessi candidati, alcune contradditorie, altre categoriche: “Non ho mai firmato per Giovine”.

Le firme saranno inserite anche in bella evidenza su www.associazioneaglietta.it

Erano presenti gli esponenti radicali Giulio Manfredi, Igor Boni, Silvio Viale, Antonio Polito e Alberto Ventrini. Quest’ultimo, avvocato, presenterà domani mattina in tribunale, all’inizio della prima udienza del processo contro Michele Giovine e il padre Carlo, la richiesta di costituzione di parte civile di Marco Pannella, in quanto rappresentante della Lista Bonino-Pannella, che ha partecipato alle scorse elezioni regionali ed è stato lesa, come peraltro tutte le altre liste, dai comportamenti fraudolenti di Michele Giovine.

I radicali hanno denunciato l’ipocrisia del Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, e del Presidente del Consiglio Regionale, Valerio Cattaneo, che solo una settimana fa hanno presentato la “Carta Etica della Regione Piemonte”. Cota sapeva benissimo chi era Michele Giovine, poiché Giovine, nel 2005, aveva promosso la Lista “Consumatori con Ghigo”, sempre nel centro-destra, raccogliendo fra l’80 e il 90% di firme false; grazie al fatto che allora il reato era depenalizzato e grazie ai tempi biblici della giustizia italiana, Giovine non pagò neppure un’ammenda. Ora ci riprova …

Il Presidente Cattaneo ha gentilmente fatto pervenire all’Associazione Aglietta una memoria dell’avvocato Giovanna Scollo (Direzione Affari Istituzionali ed Avvocatura) secondo la quale la posizione dell’avvocato Luca Procacci, legale di Cota e contemporaneamente membro del Corecom, è assolutamente legittima. L’avvocato radicale Polito ha fatto notare che la sua collega ha fatto riferimento a una sentenza del TAR Piemonte dove si parla di “apprezzabile” indipendenza dei membri del Corecom; peccato che la legge regionale istitutiva del Corecom parli di “assoluta” indipendenza. Si vede che in regione, per far posto alla “Carta Etica”, hanno eliminato i vocabolari!

Infine, i radicali hanno denunciato il comportamento delle forze politiche di opposizione; nessuna, tranne la Lista Bresso e i Verdi, si è costituita parte civile; pa
rtiti come l’Italia dei Valori o i grillini, che non perdono occasione per gridare alla legalità violata, quando è ora di passare dalle parole ai fatti preferiscono rimanere nel calduccio dei gruppi consiliari?

Torino, 14 dicembre 2010