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Radicali: nuova sospensione per Silvio Viale, una ulteriore porcata

Pisano e Boni: “Raggiunte le 1000 somministrazioni della pillola abortiva al Sant’Anna.”

Nuova sospensione per Silvio Viale al S.Anna. Lo rende noto l’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, che domani terrà il proprio congresso annuale dalle ore 14 presso la sala dell’Antico Macello di Po, in via Matteo Pescatore 7 a Torino, e della quale Silvio Viale è Presidente.

La Commissione di Disciplina dell’Ospedale S.Anna, su richiesta della Direzione Generale ha comminato tre giorni di sospensione, il minimo richiesto, per le dichiarazioni riportate sui giornali quando furono decisi 25 giorni di sospensione cautelare, un provvedimento niente affatto obbligatorio e che a giudizio del Dott. Viale suggeriva la sentenza. In quella occasione Silvio Viale aveva parlato di una “decisione politica”, di una “porcata” e di una “probabile triangolazione tra Corso Spezia, Palazzo Lascaris e un deserto africano”, con evidente riferimento alle critiche di Roberto Cota sul suo ruolo nelle vicende della RU486 e al fatto oggettivo che il Direttore generale fosse impegnato in un tour in Africa.

La vicenda della discussione con la caposala si concluse con 15 giorni di sospensione già scontati nei 25, come già scontati sono gli attuali 3, lasciando un bonus di 7 giorni per il futuro.

Nathalie Pisano e Igor Boni, segretaria e coordinatore provinciale torinese dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, hanno così commentato:

Se non lo può dire il Dott. Viale, lo diciamo noi a gran voce. Si tratta di una ulteriore porcata che sta sempre più assumendo le caratteristiche di una persecuzione verso il Dott. Viale. Già i 15 giorni di sospensione per la discussione con la caposala, una volta caduta ogni responsabilità per la lesione accidentale, era stata una esagerazione, visto che nessuna paziente presente in reparto si è mai rivolta all’URP per lamentarsi della litigata, per la quale si è proceduto in una sola direzione. Ora tre giorni di sospensione che nemmeno alla FIAT sarebbero stati presi in considerazione se un dipendente avesse definito una “porcata” l’accordo per Pomigliano. Quanto alla figura retorica di un’oggettiva convergenza tra l’ostilità dei vertici regionali verso Viale e la RU486 e la decisione di amplificare l’accaduto con una sospensione cautelare, attenuata dal “probabile”, siamo nel campo del diritto di critica e della descrizione di una condizione oggettiva.

Del resto proprio la Dott.ssa Ranieri non dovrebbe offendersi per critiche politiche, visto che pochi giorni dopo è stata nominata presidente del CSI in quota ex-AN, su proposta di Agostino Ghiglia, come hanno riportato i giornali. Siamo certi che il Dott. Viale saprà non farsi intimidire e soprattutto continuerà nella sua battaglia per le donne, sapendo distinguere la figura politica da quella professionale, anche se gli attacchi professionali su IVG, 194 e RU486 vengono sempre da figure politiche. A lui e al suo impegno va la nostra solidarietà e il nostro ringraziamento, che sappiamo essere condiviso da migliaia e migliaia di cittadini e di donne in particolare. Per inciso occorre ricordare a tutti che si è giunti al Sant’Anna a circa 1000 somministrazioni della pillola abortiva, un risultato che probabilmente infastidisce alcuni, non certo le donne che, avendo deciso di abortire, come nel resto d’Europa possono scegliere tra aborto chirurgico e farmacologico. Silvio Viale non è stato e non sarà solo.

Torino, 17 dicembre 2010