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Disabilità, depositate istanze per garantire informazione su progetti individuali

DISABILITA’/RADICALI: DEPOSITATE ISTANZE A TORINO E CASELLE PER GARANTIRE L’INFORMAZIONE SUI PROGETTI INDIVIDUALI PER LE PERSONE CON DISABILITA’. RESOCONTO CONFERENZA STAMPA ODIERNA.

Oggi Alessandro Frezzato, Presidente della cellula Coscioni di Torino, malato di distrofia muscolare, Nicola Vono giunta di segreteria dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, non vedente, accompagnati da Domenico Massano, Comitato nazionale Radicali Italiani, hanno depositato le istanze ai comuni di Torino e Caselle Torinese per denunciare la mancanza di informazione relativamente all’articolo 14 della legge 328 del 2000 che riguarda i progetti individuali per le persone con disabilità.
Nella successiva conferenza stampa tenuta nella sede dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta (Torino, via Botero n. 11/f), hanno dichiarato:

L’articolo 14 della legge 328 del 2000 prevede un preciso dovere dei Comuni nel predisporre, “d’intesa con le ASL, su richiesta dell’interessato, un progetto individuale” che preveda prioritariamente:

– la descrizione della condizione di vita delle persone interessate, dei suoi bisogni ed aspettative, dei suoi diritti e gli obiettivi perseguibili;

– l’indicazione delle possibili soluzioni e degli interventi necessari per migliorare la qualità della vita, con riguardo alle condizioni della persona ed alle risorse da attivare.

Tale progetto rappresenterebbe la garanzia di coerenza e continuità nel tempo dei diversi interventi, e farebbe sorgere in capo alla persona con disabilità un diritto soggettivo alla realizzazione del progetto stesso, come confermato da una recente sentenza del TAR di Catania.

A 10 anni dall’approvazione della l. 328/00 chiediamo che ogni comune:

– definisca e renda pubbliche al più presto (anche attraverso il sito internet comunale) modalità e tempi per la richiesta e la predisposizione dei progetti individuali, ai sensi dell’art. 14 della legge 328 del 2000;
– avvii una campagna di informazione su tale diritto a livello comunale perchè le persone con disabilità ed i loro famigliari sappiano di questa opportunità che la legge offre, visto che spesso, o non se ne è a conoscenza o non si viene informati a riguardo, rimanendone, di fatto, esclusi.
Auspichiamo che al più presto i Sindaci di Torino e Caselle ci rispondano positivamente e si attivino per fornire alle persone con disabilità ed ai loro famigliari le informazioni e gli strumenti necessari all’applicazione dell’art.14 della L. 328/00.

Torino, 9 marzo 2011