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Pillola del giorno dopo, Viale: il CSS si è svegliato 11 anni dopo

In merito al parere del CSS sulla nuovo farmaco per la contraccezione di emergenza, la cosiddetta “pillola dei cinque giorni”, è intervenuto il Dott. Silvio Viale, responsabile de servizio per la 194 dell’Ospedale S.anna di Torino.

Il Dott. Silvio Viale, che nel 2010 è stato sanzionato all’Ordine dei Medici per avere prescritto la contraccezione di emergenza davanti alle scuole e per strada, è dal 2004 che chiede l’abolizione della ricetta per rendere più efficace il servizio.

L’esponente radicale (Presidente di Radicali Italiani e Direzione Nazionale Associazione Luca Coscioni), recentemente eletto nel Consiglio Comunale di Torino, ha dichiarato:

“Era ora. Finalmente il CSS si è svegliato ed è finita a favola, tutta italiana e vaticana, che si trattasse di un aborto mascherato. Tesi sostenuta ancora ieri da Mons. Screggia e pochi mesi fa dal Vicepresidente del CNB Lorenzo D’Avack. E’ un contraccettivo che non ha alcuna controindicazione.

Le residue precauzioni del CSS per l’Ulipristal, il vero nome di questa nuova molecola, non valgono di certo per il Levonorgestrel (Norlevo, Levonelle) che è disponibile in Italia dal 2000.

Ora l’AIFA deve porre fine alla telenovela e occorre attivare la procedura per abolire la ricetta per la contraccezione di emergenza. Sia per quella dei tre giorni che per quella dei cinque giorni l’efficacia maggiore si ha entro le prime 12-24 dal rapporto, per cui la tempestività è fondamentale per l’efficacia. Dopo le prime 24 ore l’efficacia del 95% diminuisce per entrambe in modo netto, pur calando in modo minore fino a cinque giorni per l’Ulipristal rispetto al Levonorgestrel.

La ricetta è stata già abolita nella maggior parte dei paesi europei, negli USA e in molti altri paesi ed è il modo più razionale per garantire il servizio e superare gli ostacoli che vengono posti dal sistema e dai medici, qualche volta per obiezione di coscienza, più spesso per menefreghismo, pigrizia e ignoranza mascherati da obiezione di coscienza.

In Italia l‘abolizione della ricetta c’è già per farmaci ben più “pericolosi”, come ad esempio per l‘aspirina, il paracetamolo e quasi tutti i farmaci per il mal testa. L’abolizione della ricetta per la contraccezione di emergenza è il modo migliore e più economico per superare la difficoltà di reperire la ricetta in tempo utile. E’ una misura a vantaggio delle donne per ridurre il rischio di gravidanze indesiderate. ”

Torino, 16 giugno 2011,