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Perduca e Manfredi: quale sarebbe stata la legge di Riccardi per aiutare i tossicomani in carcere?

Dichiarazione del Senatore Marco Perduca, co-vicepresidente del senato del Partito Radicale e Giulio Manfredi, membro del Comitato nazionale Radicali Italiani:

Nel ricordare oggi a Marco Pannella che la vita è il bene più prezioso – Pannella da oltre 30 anni lotta per la vita del Diritto come unica possibilità di godere del diritto alla vita! – ha anche impunemente dichiarato di essersi “battuto purtroppo senza successo” per arrivare ad una legislazione che estendesse “le misure alternative al carcere per i tossicodipendenti”. E dove si sarebbe battuto, di grazia, nei convegni?

Oppure non si stratta dello stesso Ministro Riccardi che, per un anno intero, ha completamente delegato la materia delle politiche sulle tossicodipendenze tanto in Italia quando all’interno dei fori internazionali, alla tecnocrazia proibizionista del Prof. Giovanni Serpelloni, Capo del Dipartimento Antidroga; oppure non deve esser lo stesso Ministro Riccardi che solo una settimana fa si è prodotto in una dichiarazione contro il diritto di scelta delle donne sull’aborto che il suo predecessore non si sarebbe mai azzardato a fare.

In queste ore in cui Pannella, giunto alla fine del suo ottavo giorno di sciopero totale della fame e della sete, e che alle ore 19 parteciperà alla trasmissione RadioCarcere su Radio Radicale, piuttosto che prepararsi alle festività natalizie colla gara del “avrei voluto ma non ci sono riuscito”, occorre far un salto di qualità. Il Governo Monti resterà per quasi due mesi in carica per l’ordinaria amministrazione con piena facoltà legislativa d’urgenza, se proprio si ritiene necessario oltre che urgente, ma l’urgenza dei tecnici è altra rispetto alla politica, adottare serie misure alternative può esser sempre fatto per decreto. Ah, una raccomandazione, non se ne informi preventivamente la Ministra Severino!