Vai al contenuto

Viale, caso Ipla: ora i fatti!

Ieri in Consiglio comunale è stata approvata all’unanimità una mozione a prima firma Silvio Viale che impegna Sindaco e Giunta a farsi parte attiva, come socio proprietario di minoranza, di un progetto di trasformazione, razionalizzazione e rilancio delle attività di IPLA SpA. La mozione Viale arriva dopo l’approvazione all’unanimità in consiglio regionale di due ordini del Giorno a prima firma Mercedes Bresso (emendato dall’Assessore Agostino Ghiglia) e Monica Cerutti che chiedono il rilancio dell’Istituto o, al limite, a valutare l’accorpamento di IPLA con altri enti o società partecipate o a ripensare l’assetto societario, individuando attività ed assets economicamente sostenibili, centrando l’obiettivo sullo sviluppo della cosiddetta “green economy”.

Dichiarazione di Silvio Viale (Consigliere comunale radicale eletto nelle liste del PD)

Solo cinque mesi fa sembrava impossibile; eppure finalmente la politica ha compreso le potenzialità di un Istituto che certamente ha bisogno di un tagliando ma che non può essere buttato alle ortiche. I due ordini del giorno in regione e la mia mozione in comune indicano la strada da seguire e il fatto che siano stati approvati tutti all’unanimità impegna le forze politiche, le Giunte, il Presidente Cota e il Sindaco Fassino a trovare una soluzione presto. Dopo un anno di cassa integrazione in deroga (peraltro non certo usuale che un ente di proprietà pubblica utilizzi questa prerogativa) il 2014 deve essere l’anno del rilancio. Fassino nel febbraio scorso si è impegnato su questo ma non mi pare che la sua Giunta a cominciare dall’Assessore Lavolta abbiano realizzato quell’impegno. Mi aspetto un ruolo molto più attivo dal comune e scelte strategiche e lungimiranti da parte della Regione; non dico nulla sulla Valle d’Aosta che è il terzo socio proprietario che ha avuto su questa vicenda un atteggiamento di disinteresse a dir poco vergognoso. La green economy, sempre evocata ,dovrebbe essere finalmente considerata come un pilastro dello sviluppo e non come uno slogan vuoto di contenuti

Torino, 12 novembre 2013