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Boni (radicale Pd) lancia l’allarme: a meno di tre settimane dalle elezioni solo un’esigua miniranza di cittadini sa come si vota

Dichiarazione di Igor Boni (candicato nelle liste del PD)

Non ho dati statistici da rendere pubblici ma chiunque faccia la prova andando per strada, come sto facendo tutti i giorni, e chieda a chi passa se conosce la legge elettorale delle prossime elezioni europee e quella delle prossime elezioni regionali scoprirebbe che solo una esigua minoranza ha qualche idea chiara. Non si sa – ad esempio – che nel voto per le europee si possono dare fino a tre preferenze e che nel voto alle regionali la preferenza è unica. Non si sa che è possibile per le regionali fare il voto disgiunto tra le liste e il Presidente. Questo è un Paese che negli anni ha costruito sette diversi sistemi elettorali per eleggere i consiglieri delle circoscrizioni, dei comuni, delle province, delle regioni, per i parlamentari di Camera e Senato e per i Parlamentari europei. Parlare con queste regole di democrazia è un eufemismo. Una matassa intricata come questa richiederebbe – se vi fosse una informazione pubblica degna di questo nome – che ad ogni ora fossero sinteticamente illustrati i sistemi elettorali per consentire a chi si recherà alle urne il 25 maggio di farlo in modo consapevole e informato. Il fatto che tutto ciò non accada lo ritengo gravissimo.

Torino, 5 maggio 2014