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Consumo di suolo: Giunta Chiamparino promette legge, ma Torino che aspetta a dar via libera a nostro referendum?

Dichiarazione di Igor Boni (Presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta)

Sono oltre 10 anni che ci battiamo affinché il tema del consumo di suolo diventi oggetto di azione politica e legislativa a livello nazionale e regionale e oggi non possiamo che essere contenti dell’annuncio dell’Assessore Giorgio Ferrero e di Sergio Chiamparino della volontà di presentare un testo di legge che miri alla protezione dei preziosi suoli piemontesi. Colgo l’occasione di questa giornata positiva per sollecitare con tutta la forza di cui sono capace il Consiglio comunale di Torino affinché finalmente venga dato il via libera al nostro referendum consultivo contro il consumo di suolo.

Dato che di tutta evidenza sono i Comuni con i loro piani regolatori che possono fare molto (nel bene e nel male) occorre che il capoluogo piemontese invii un segnale di attenzione. Il voto nella prossima primavera di questo referendum sarebbe l’occasione per cambiare verso anche sulle tematiche ambientali e darebbe l’occasione a molti cittadini di essere informati sulle funzioni e proprietà dei suoli. Si scoprirebbe così che un quarto della biodiversità del pianeta risiede nei suoli e che già oggi la cementificazione ha eliminato una parte importante di quelli più produttivi. Si scoprirebbe che una delle principali cause dei disastri dovuti alle piogge sono causati dall’erosione e dall’eccesso di edificazioni e cemento. Si scoprirebbe che il patrimonio di fertilità dei suoli è messo a rischio da politiche dissennate che per decenni hanno considerato il suolo un mero supporto da utilizzare e consumare senza pensare alle generazioni future.

 

Torino, 9 gennaio 2015