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21° Congresso rilancia battaglie sui diritti civili e umani e le riforme per rottamare la partitocrazia

Approvato il nuovo Statuto e confermate le figure dei Coordinatori al posto di Segretario, Presidente e Tesoriere

Il 21° congresso dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta che si è svolto ieri nella nuova sede di via San Dalmazzo 9/bis/b ha eletto i tre Coordinatori dell’Associazione. Sono Silvja Manzi (Coordinatrice uscente, 42 anni, militante storica radicale e membro del Comitato diritti umani della Regione Piemonte, nonché Coordinatrice dei membri individuali dell’ALDE per il Piemonte e la Valle d’Aosta), Laura Botti (24 anni, laurea triennale in Relazioni internazionali e iscritta all’Università di Torino – Studi Europei, alla sua prima esperienza come dirigente dell’Aglietta) e Igor Boni (Coordinatore uscente, 47 anni, militante storico dei radicali torinesi dal 1986, esperto in tematiche ambientali).

La mozione approvata all’unanimità dall’assemblea ringrazia i 140 iscritti del 2015 (+ 16% rispetto al 2014) e individua nel proprio dispositivo le seguenti priorità:
– Ritiene prioritaria l’azione sui diritti civili, abbandonata da tempo da una politica italiana che su questi temi è timorosa e ipocrita, a partire dalla conquista del Testamento Biologico in Regione, dell’Eutanasia a livello nazionale e all’attivazione in Piemonte della coltivazione della Cannabis ad uso terapeutico, per una normativa meno vincolante per accedere alla pillola abortiva RU486, per il matrimonio egualitario e la parità dei diritti per le persone con  disabilità.

– Impegna gli organi dirigenti a rilanciare la battaglia sulla giustizia giusta e sul rispetto dei diritti dei detenuti e degli agenti di polizia penitenziaria.
– Pur consapevole delle limitate forze, si assume la responsabilità di tenere alta la bandiera dei diritti umani, della nonviolenza e del dovere d’ingerenza nei tanti, troppi, teatri di crisi politica e umanitaria che ci sono in Europa e nel Mondo, individuando gli Stati Uniti d’Europa come la priorità assoluta da perseguire e sostenere e la laicità come unica risposta ai fanatismi ideologici.
– Denuncia, quindi, il rischio che sulla laicità dello Stato e delle Istituzioni si abbassi la guardia e si rende disponibile a collaborare con chiunque abbia la volontà di lottare per conquistare nuovi spazi di libertà contro clericalismi e fondamentalismi di ogni natura e genere.
– In vista della prossima tornata elettorale amministrativa, e in accordo con quanto enunciato dalla Mozione generale di Radicali Italiani e in continuità con le nostre analisi sulle potenzialità e i limiti delle nuove Città metropolitane, si impegna a elaborare proposte di Governo per i principali comuni piemontesi coinvolti nelle elezioni da sottoporre e condividere innanzitutto con le associazioni liberali, socialiste, democratiche e laiche in un’ottica di confronto e collaborazione.
– Rilancia con forza una riforma elettorale regionale in senso uninominale e maggioritario e la legge “Piemonte trasparente”, la “Legge Polito”, ormai definita nei dettagli ma non ancora presentata in Consiglio regionale dal Segretario del Partito Democratico Davide Gariglio.
– Individua, infine, la battaglia per la protezione della risorsa suolo come la nuova frontiera da perseguire nel solco di una tradizione ambientalista che pare non avere più la forza propulsiva di un tempo ma che deve riconquistare terreno per evitare di disperdere per sempre una delle risorse naturali più importanti e più minacciate.
L’assemblea – tra le più partecipate della storia dell’Associazione, ha approvato il nuovo Statuto che conferma le figure dei tre coordinatori al posto del Segretario, Presidente e Tesoriere; ha inoltre ringraziato il coordinatore uscente Marco del CIello per lo splendido lavoro fatto in questi ultimi sei mesi auspicando il suo pieno coinvolgimento nelle prossime attività associative.
Il congresso, che ha visto la partecipazione e l’intervento del Segretario nazionale di Radicali Italiani Riccardo Magi e di numerosi esponenti di altre forze politiche e sociali che hanno collaborato con l’Associazione, da esponenti del Partito Democratico e dei Moderati, dell’UAAR, di Alternativa libera e di Possibile, del Partito Socialista e del Partito Liberale Italiano, dei Verdi e del Partito federalista Europeo, ha ribadito la necessità di un lavoro comune con altre realtà in vista della costruzione condivisa di iniziative laiche, liberali, ambientaliste, nonviolente e riformatrici.
E’ stata aperta la campagna di iscrizioni per il 2016 ed è stata rilanciata con forza la necessità di proseguire la campagna straordinaria di autofinanziamento per pagare le spese di ristrutturazione della nuova sede.