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Legalizziamo! 24 e 25 settembre mobilitazione straordinaria, Roberto Saviano invita a firmare

Appuntamento antiproibizionista domani e dopodomani

 
Sabato 24 e domenica 25 settembre mobilitazione straordinaria per raccogliere firme sul progetto di legge per legalizzare la Cannabis
 
Roberto Saviano, con un post ieri su Facebook che riportiamo qui di seguito, ha invitato a firmare il progetto di legge popolare, mandando in tilt il sito con la mappa dei tavoli di raccolta (www.legalizziamo.it/tavoli/).
 
 
#Legalizziamo! Fine settimana di mobilitazione straordinaria in tutta Italia per la raccolta di firme sul progetto di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione della Cannabis (tutte le info qui: www.legalizziamo.it).

I tavoli a Torino si terranno 
• sia sabato 24 che domenica 25, in via Garibaldi angolo via San Dalmazzo dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19 (se piove ci si sposta in via Garibaldi angolo via Milano, sotto i portici)
• e sabato 24dalle 11 alle 15, in piazza della Repubblica.
 
 
Sono state superate le 35.000 sottoscrizioni a livello nazionale ma ne occorrono ancora 20.000 per poter consegnare la proposta in Parlamento e dare una scossa antiproibizionista alle politiche sulle droghe. Chiediamo a tutti i cittadini, torinesi e no, di venire ai nostri tavoli questo fine settimana e di portare altri a firmare.
 
La raccolta firme qui a Torino è organizzata da Associazione radicale Adelaide AgliettaPossibileGiovani DemocraticiFederazione Giovani Socialisti.
 
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Firmate per la legge di iniziativa popolare sulla legalizzazione della cannabis http://www.legalizziamo.it e ricordate che Beatrice Lorenzin è proibizionista: buon motivo per essere antiproibizionisti.
Trovate i tavoli più vicini a voi consultando questa mappa http://www.legalizziamo.it/tavoli.

Ecco, questo slogan secondo me già così funziona, se non fosse che il proibizionismo ha fallito su tutti i fronti e questo i cittadini italiani lo hanno compreso. Magistrati e sindacati di polizia, ovvero i maggiori esperti nel contrasto alle organizzazioni criminali, affermano che la legalizzazione delle droghe leggere è un passo fondamentale per minare il potere economico delle mafie, potere che in Italia è fortissimo.
Capofila contro la legalizzazione, accanto a Lorenzin, Maurizio Gasparri, Carlo Giovanardi… non aggiungo altro.

Già vedo le risposte: “Saviano, Paolo Borsellino era contro la legalizzazione!!!”. Trent’anni fa il traffico di droga era una cosa diversa. Se Borsellino fosse vivo, oggi la penserebbe esattamente come i suoi colleghi magistrati e non come la politica più becera e retrograda, fidatevi.

Legalizzare non è invitare al consumo, legalizzare è:
1) sottrarre alle organizzazioni criminali liquidità che usano per corrompere e abbassare il livello di democrazia. Più soldi alle mafie, meno diritti per tutti;
2) recidere quel legame indissolubile e pericoloso tra organizzazioni criminali e organizzazioni terroristiche: le prime danno armi e rifugio alle seconde, in cambio di droga;
3) controllare le sostanze stupefacenti in modo che possano essere meno dannose per chi ne fa uso. Ora la qualità di erba e fumo la decidono le organizzazioni criminali il cui scopo è fare cassa, non hanno in alcuna considerazione la salute pubblica, quindi la cannabis è tagliata con sostanze spesso più tossiche delle droghe stesse;
4) se lo Stato controllasse produzione e vendita di cannabis ne trarrebbe beneficio economico;
5) le carceri sono sature di piccoli spacciatori, effetto di politiche proibizioniste fallimentari. Non sono i consumatori e i piccoli spacciatori il problema, ma le organizzazioni criminali che non hanno alcun danno da questi arresti. Il danno invece lo hanno i cittadini italiani che vedono risorse sprecate in una lotta alle droghe che non produce frutti e rallenta la giustizia. Forze dell’ordine e tribunali impegnati in un contrasto che non ha impedito che il fenomeno criminale dilagasse. Le mafie non hanno mai arrestato la loro crescita e gran parte dei proventi delle attività illecite deriva dal traffico di droga;
6) il consumo di droghe leggere non è l’anticamera del consumo di droghe pesanti.

Legalizzare le droghe leggere è l’arma principale contro le mafie.
Proprio chi detesta ogni tipo di droga e dipendenza deve firmare per la #cannabislegale.