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Salone Libro Torino/online redditi e compenso (zero) del direttore Nicola Lagioia. Manfredi: ora si faccia chiarezza su “presidenza Bray” e ruolo dei ministeri.

Sul sito della Fondazione del Libro di Torino, nell’apposita sezione dedicata a “Amministrazione trasparente”, è comparsa, relativamente al Direttore Editoriale Nicola Lagioia, la documentazione richiesta dal D. lgs. n. 97/2016 (decreto Madia), che ha prescritto la pubblicazione anche per i dirigenti di tutte le amministrazioni pubbliche ed enti assimilati dei seguenti dati: atto di nomina; durata dell’incarico; curriculum; compensi relativi all’incarico ed eventuali compensi per altre cariche presso enti pubblici e privati; dichiarazione dei redditi del soggetto, del coniuge non separato e dei parenti entro il secondo grado, ove gli stessi consentano.

L’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) ha predisposto apposite “linee guida” in materia, che sono entrate in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 24 marzo 2017.

Giulio Manfredi (giunta Associazione radicale Adelaide Aglietta):

Nei mesi scorsi avevo avuto uno scambio di mail con il responsabile trasparenza della Fondazione del Libro, Dr. Nicola Gallino, a cui avevo segnalato la necessità di integrare i dati del Dr. Lagioia, che finora comparivano unicamente nella sezione dei consulenti, avendo egli stipulato con la Fondazione, per i mesi di novembre e dicembre 2016, un contratto di consulenza (anch’esso presente sul sito) per l’importo complessivo di 20.000 euro + IVA + rimborso spese viaggio vitto e alloggio con giustificativi.

E’ credo da rimarcare il fatto che a partire dal mese di gennaio Nicola Lagioia svolga la propria impegnativa funzione di Direttore Editoriale del Salone Internazionale del Libro senza percepire alcun compenso.

Dopo aver fatto un passo in avanti sul fronte della trasparenza, la Fondazione del Libro deve fare altrettanto sul fronte degli assetti interni, prima dello svolgimento del Salone del Libro: l’assunzione della presidenza da parte di Massimo Bray, continuamente annunciata e continuamente rinviata, è prossima o definitivamente archiviata? Il ruolo dei Ministeri dei Beni Culturali e dell’Istruzione resta quello di meri finanziatori o di soci a tutti gli effetti della Fondazione?

I cittadini attendono le dovute risposte da tutte le istituzioni interessate, Regione e Comune compresi.

 

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