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Una nuova stagione referendaria per Torino

SECONDA LINEA DELLA METRO E CONSUMO DI SUOLO: UNA NUOVA STAGIONE REFERENDARIA PER TORINO

Radicali con esponenti di altre associazioni hanno depositato richiesta di due referendum consultivi alla Città Metropolitana di Torino

Si è svolta oggi la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa che ha l’obiettivo della convocazione da parte della Città Metropolitana di due referendum consultivi. Il primo riguarda l’utilizzo del Road Pricing per finanziare la costruzione della seconda linea della metropolitana di Torino; il secondo l’approvazione di provvedimenti contro il consumo di suolo.

La stessa iniziativa fu sostenuta da Radicali e Movimento 5 stelle nella scorsa consiliatura comunale e fu bocciata dalla maggioranza dei consiglieri. Oggi l’iniziativa, con lo strumento della delibera di iniziativa popolare previsto dallo Statuto della Città metropolitana è stata attivata grazie alle firme dei cittadini e si rivolge al Sindaco e al Consiglio metropolitano.

Entro trenta giorni dal deposito, avvenuto il 17 ottobre scorso, dovrà esservi una risposta ufficiale in merito come previsto dallo Statuto stesso.

Dichiarazione di Igor Boni, Coordinatore dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta e primo firmatario della proposta:

Vogliamo attivare lo strumento referendario per dare voce ai cittadini su due temi centrali per il governo dell’intera Area metropolitana. Due anni fa lo abbiamo fatto con il Movimento 5 stelle, oggi che sono loro nella stanza dei bottoni gli chiediamo di dare attuazione alle nostre proposte che guardano al futuro. Torino deve trovare le risorse per recuperare il tempo perduto nella realizzazione di infrastrutture di trasporto e oggi il Road Pricing rappresenta una opportunità da studiare e realizzare. Sul consumo di suolo osservo come proprio nelle aree circostanti le grandi metropoli si sia distrutta una parte importante della risorsa, spesso utilizzando gli oneri di urbanizzazione per pagare le spese correnti. Chiediamo ai cittadini di sostenere politiche di pianificazione comunale e sovracomunale che riducano al minimo il consumo e che costringano chi consuma a pagare il danno all’intera collettività“.

Luigi Lavecchia – Alleanza per la Città:

Alcune città europee hanno adottato con successo sistemi di tariffazione all’ingresso dei veicoli per generare risorse da investire in infrastrutture di trasporto. Noi proponiamo che venga realizzato uno studio preliminare che analizzi e verifichi la fattibilità tecnica, economica e fiscale del progetto. Solo due numeri riferiti all’area metropolitana torinese: a Torino città entrano ogni giorno 400.000 veicoli; il sistema, a seconda dell’estensione dell’area che verrà decisa, potrebbe generare le risorse per completare la linea 1 e progettare e realizzare la linea 2. Si prevedono infatti introiti compresi tra 100 e 150 milioni di euro all’anno“.

Silvio Viale – Radicali Italiani

Per quanto riguarda lo smog e l’inquinamento dobbiamo riferirci alla media annuale e alla media stagionale del semestre invernale. Per incidere concretamente su questi dati occorrono misure strutturali come quelle previste nel piano regionale. La realizzazione della seconda linea della metro tramite il Road Pricing è un ulteriore intervento strutturale che avrebbe come effetto una riduzione delle emissioni ma non ha nulla a che vedere con l’Area C di Milano, che ha dimensioni ridotte e l’unico obiettivo di ridurre il traffico in una zona della città. Qui parliamo di un’area molto più vasta che con la tariffa all’ingresso può creare le risorse che servono per realizzare l’opera. Dobbiamo avere l’obiettivo di ridurre le emissioni per tutto il periodo invernale; inseguire continuamente i valori giornalieri di concentrazione dei PM10 non serve a nulla ed è come affidarsi all’enalotto“.

Alfonso Badini Confalonieri – Consigliere Circoscrizione 1

La questione dei trasporti pubblici è vitale per lo sviluppo della città. Ogni politica dipende dal trasporto pubblico che oggi è assolutamente insufficiente. L’unica idea alla stato attuale possibile per finanziare grandi opere pubbliche a Torino è il Road Pricing; i referendum sono fondamentali perché consultando i cittadini si apre anche la possibilità di informarli e renderli coscienti delle opportunità che vi sono“.

Ecco i quesiti proposti:

1) “Volete voi che la Città metropolitana di Torino realizzi un piano di interventi per potenziare il trasporto pubblico e la mobilità “pulita”, attraverso l’applicazione a tutti gli autoveicoli di un sistema di accesso a pagamento nell’area cittadina torinese o su parte di essa (ad esclusione dei veicoli ad emissioni zero ed esclusi i residenti), utilizzando il denaro ricavato per finanziare il completamento della linea 1 della metropolitana e la realizzazione della linea 2, per migliorare e ammodernare le piste ciclabili e i parcheggi di interscambio, l’efficienza dei mezzi pubblici e la viabilità veicolare, attivando il pagamento solo a completamento delle linee di metropolitana?”

2) “Volete voi che la Città Metropolitana di Torino adotti tutti gli atti ed effettui tutte le azioni necessarie volte a ridurre il consumo di suolo attraverso innanzitutto: a) la redazione e periodica revisione di carte relative al consumo di suolo, nelle quali siano individuate e quantificate le aree libere da edificazione, le aree edificate in uso e le aree edificate dismesse o degradate; b) il prioritario riutilizzo delle aree edificate dismesse e/o degradate, vincolando l’individuazione degli ambiti di trasformazione, le varianti dei piani regolatori e i nuovi piani regolatori alla predisposizione delle cartografie sul consumo di suolo; c) l’istituzione di un “fondo di compensazione ecologica” alimentato dai proventi derivanti da oneri economici aggiuntivi da prevedere per le nuove occupazioni, commisurati alla qualità dei suoli impermeabilizzati, definiti in base alla classe di “Capacità d’uso dei suoli” e che tale fondo – di cui deve essere reso pubblico l’ammontare – sia utilizzato per la realizzazione di opere di compensazione che migliorino lo stato dell’ambiente e rendano più efficaci le funzioni svolte dal suolo?”