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Grattacielo Regione/Ditte appaltatrici chiedono altri soldi (contestazioni per complessivi 65 milioni di euro). Reschigna chiarisca.

Grattacielo Regione/Manfredi (radicali): ditte appaltatrici chiedono altri soldi (contestano lavori per un importo complessivo di 65 milioni di euro). Istituita Commissione di “Accordo Bonario” (exragiudiziale) con una spesa di 55.648 euro. Assessore Reschigna chiarisca su sito dedicato l’oggetto del contendere.

Sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte di giovedì 23 novembre è stata pubblicata la Determinazione Dirigenziale 14 novembre 2017, n. 608 (vedi link in fondo).

Leggendo il provvedimento (pag. 9), si apprende che il 2 ottobre scorso la Cooperativa “C.M.B.”, capogruppo dell’A.T.I: (Associazione Temporanea d’Imprese) che si è impegnata a completare la sede unica della Regione Piemonte, ha richiesto agl uffici regionali di attivare lo strumento giuridico dell’ “Accordo bonario” (extragiudiziale), previsto dall’art. 240 del D. lgs. n. 163/2006, per valutare le 12 (dodici) riserve (contestazioni) che l’appaltatore (CMB) ha presentato al committente (Regione Piemonte), per un importo complessivo di euro 65.932.267,23 (oltre interessi e rivalutazione monetaria).

Con il provvedimento è stata istituita la Commissione per la proposta di Accordo bonario, composta da tre componenti, designati il primo dalla Regione, il secondo dall’Impresa appaltatrice che ha formulato le riserve, ed il terzo (Presidente) di comune accordo, dai componenti già designati. Come rappresentante della Regione è stato individuato l’arch. Adriano Bellone, Dirigente del Settore Tecnico regionale – Area Metropolitana di Torino, che non percepirà altro compenso oltre allo stipendio.

Gli altri due membri della commissione percepiranno 27.824 euro a testa.

Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta):

La possibilità di utilizzare lo strumento dell’ “Accordo bonario” era stata suggerita dall’avvocato Vittorio Barosio nel suo “parere pro veritate”, richiestogli dalla Giunta Regionale (e disponibile sul sito dell’Associazione Aglietta, dopo richiesta di accesso civico generalizzato). Quello che stupisce è l’entità delle contestazioni: 65 milioni di euro sono circa un terzo della spesa complessiva dell’opera.

Chiedo all’Assessore Reschigna di utilizzare il sito web dedicato all’opera per relazionare compiutamente sulle “riserve” avanzate dalla ditta appaltatrice e sull’iter dell’ “Accordo Bonario”.

E chiedo a Reschigna di rettificare la sua dichiarazione che compare sul sito, fatta a giugno alla conferenza stampa davanti al cantiere del grattacielo, in cui sostiene che la ripresa dei lavori non avrebbe comportato costi aggiuntivi.

Molto opportunamente è sparita dal sito dedicato la cifra di 195 milioni di euro, che per anni aveva indicato la spesa complessiva dell’opera. Visto l’accavallarsi continuo di spese (perizie dell’ing. Bagetto e del CNR sulle vetrate difettose; convenzioni con SCR per il nuovo direttore dei lavori e il suo staff, ora l’Accordo bonario), è più saggio non dare i numeri!

Link provvedimento citato:

http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2017/corrente/siste/00000255.htm

 

http://www.regione.piemonte.it/sedeunica/index.htm