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“Ricovero obbligato per i clochard ubriachi o drogati”

La Stampa, 21/12/10, cronaca di Torino

LA PROPOSTA DEI CITY ANGELS DOPO LA MORTE DI UN BARBONE

CLAUDIO LAUGERI

La proposta salva-clochard arriva dai City Angels. «Se qualcuno chiede di restare sulla strada con queste condizioni atmosferiche, deve essere libero di farlo. Ma se la persona non è in grado di ragionare a causa del consumo di alcool o droga o è malata di mente, deve essere possibile ricoverarla con trattamento sanitario obbligatorio». Lo dice Mario Furlan, fondatore del piccolo esercito di giubbe rosse che pattuglia le città in difesa dei più deboli. Spesso sono barboni, disadattati che dormono in strada a rischio della propria vita.
Ancora Furlan: «La libertà dell’individuo va rispettata, ma va formulata in condizioni di lucidità mentale. Più volte abbiamo forzato la mano ad alcuni clochard ubriachi, che poi ci hanno ringraziato per averli salvati da una probabile morte per assideramento. Quando si è ubriachi si prova il freddo in misura minore e ci si espone a maggiori rischi. Numerosi clochard in strada in questi giorni sono abitualmente ubriachi».
Molti rifiutano l’aiuto per scelta di vita: vogliono essere liberi e non dipendere dagli altri. Ma c’è anche chi è costretto alla vita randagia. Sono gli stranieri o gli italiani che non hanno documenti. «Nei dormitori e nei centri di accoglienza può accedere soltanto chi abbia un documento d’identità – spiega Alfredo Tavernese, riferimento dei City Angels a Torino -. E’ importante rassicurare i clandestini sul fatto che possono accedere senza timore ai ricoveri. Molti temono di essere espulsi dall’Italia. A Torino non avviene, specie in questi giorni di emergenza freddo, ma molti non lo sanno». Aggiunge: «Ci sono anche coppie finite in mezzo alla strada perché hanno perso il lavoro, oppure persone che hanno un animale come unica compagnia. Anche per loro ci sono difficoltà. Nei dormitori, uomini e donne vengono separati. E gli animali non possono entrare».
Uno recente studio del Comune aveva parlato di 800 persone costrette a dormire in strada o in edifici abbandonati. «Dobbiamo fare di più, anche per le coppie e i clochard con animali. I City Angels hanno avviato un progetto in questa direzione», dice ancora Tavernese, che con gli «angeli» ha organizzato per oggi un «pranzo natalizio per i senzatetto» nella sede della cooperativa sociale in via Aquila 21. La proposta dei City Angels incontra il favore dell’Associazione Aglietta, che coglie l’occasione per contestare «le affermazioni pilatesche dell’assessore Marco Borgione, che sostiene di aver fatto il possibile per rispondere all’emergenza freddo. Un po’ di autocritica – continua l’associazione – limiterebbe il ricorso ad ipotesi pericolose quale quella dei ricoveri coatti e aiuterebbe a prevenire il ripetersi di tragedie come quella di Sergio».