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Asti/smog – Grizzanti (radicali): manca una politica strutturale, dal centrodestra solo annunci. Allargare la ZTL, rottamazione edilizia e parcheggi interrati.

Asti, 30 gennaio 2011

Dichiarazione di Salvatore Grizzanti, tesoriere Associaizone radicale Adelaide Aglietta e membro Comitato nazionale Radicali Italiani, in merito agli ultimi dati sull’inquinamento dell’aria.

Nella sua campagna elettorale il sindaco Galvagno prometteva Asti tra le prime dieci città più vivibili d’Italia, per ora non solo siamo tra le prime dieci, ma conquistiamo il podio nel superamento delle polveri sottili.
Dal Centrodestra solo annunci ma non c’è alcuna idea di come risollevare la situazione mentre la città è ogni giorno, più inquinata, più sporca e più sciatta, tutto a danno della salute degli astigiani di cui il Sindaco è garante.
È necessario tornare a far funzionare ed allargare la ZTL, completamente snaturata da questa Amministrazione, allargare l’area pedonale a via Cavour, piazza Alfieri, via Ospedale. Il piano parcheggi vive solo di comunicati stampa ma nessuna opera è stata neanche avviata, mentre si dovrebbero realizzare parcheggi interrati come quello previsto presso l’ex caserma Colli di Felizzano.
Infine i dati più allarmanti sono quelli relativi alla presenza di biossido di azoto a causa soprattutto del riscaldamento domestico, per far scendere drasticamente questo dato è necessario uno studio sulla città per definire come costruire, se costruire e quali ripercussioni si possono avere una volta costruito.
Anziché proseguire nel consumo del territorio costruendo in periferia e creando, di conseguenza, traffico congestionato nelle zone di collegamento come corso Savona, corso Gramsci, corso Torino etc. occorreva ed occorre puntare su un piano coraggioso di rottamazione dell’edilizia post-bellica priva di qualità nel segno della sostenibilità, anche con un occhio all’edilizia popolare. Negli ultimi anni, ad Asti, si è costruito troppo e male con la creazione di nuovi quartieri con scarsi servizi e villettopoli miserevoli mentre il centro si svuota di persone e quindi di commercio. All’assenza di adeguate reti di trasporto si aggiunge la mancanza di qualità urbana ed architettonica.