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Barriere architettoniche. Radicali: Dopo voto di ieri, Giunta comunale recuperi tempo perso

BARRIERE ARCHITETTONICHE/TORINO/CONSIGLIO COMUNALE APPROVA ALL’UNANIMITA’ MOZIONE PER PREDISPOSIZIONE PEBA. RADICALI: 28 ANNI DI RITARDO NELL’ATTUARE LEGGE. GIUNTA COMUNALE LAVORI PER RECUPERARE TEMPO PERDUTO NEI POCHI MESI CHE RIMANGONO PRIMA DELLE NUOVE ELEZIONI.
Il Consiglio comunale di Torino ha approvato ieri pomeriggio una mozione presentata dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle (e dal vice-capogruppo del PD, il radicale Silvio Viale) che impegna Sindaco e Giunta a predisporre il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA).
Sindaco e Giunta vengono inoltre impegnati ad individuare un gruppo di lavoro, coinvolgendo assessorati e associazioni interessate, per sviluppare il Piano e confrontarsi sulle questioni relative alla mobilità dei disabili, e a sperimentare modalità di inclusione anche tramite l’utilizzo di internet per raccogliere segnalazioni e proposte. Un ultimo punto della mozione impegna l’Amministrazione a definire una quota di Bilancio da destinare alle azioni specificatamente previste dal PEBA.

Il 20 gennaio scorso l’Associazione radicale Adelaide Aglietta e l’Associazione Luca Coscioni avevano depositato presso il comune di Torino ben 673 firme di cittadini a sostegno di una petizione popolare che richiedeva semplicemente il rispetto della legge: la legge n. 41 del 1986 (art. 32, commi 21 e 22, come integrata dalla l. 104/02, art. 24, comma 9), per garantire la piena accessibilità di tutti gli edifici pubblici e degli spazi urbani, imponeva a tutti i Comuni italiani di adottare il PEBA entro un anno dall’entrata in vigore della legge stessa (ossia entro febbraio 1987). La legge è inattuata, 28 anni dopo, nel 99% dei comuni italiani.

I tre primi firmatari della petizione popolare – i radicali Alessandro Frezzato, Giulio Manfredi e Paola Cirio – hanno dichiarato:

Ieri il Consiglio Comunale di Torino ha fatto il primo passo indispensabile per rispettare una legge emanata nella prima Repubblica, quando era sindaco di Torino il socialista Giorgio Cardetti. Da allora si sono succedute in Sala Rossa dieci amministrazioni comunali, sette sindaci e un commissario prefettizio. Diamo atto a Piero Fassino di essere il primo sindaco di Torino ad essersi attivato sui PEBA sia nei confronti della propria amministrazione sia, nelle vesti di presidente dell’ANCI, nei confronti dei sindaci di tutta Italia.
Speriamo che nei pochi mesi che rimangono prima delle elezioni comunali della prossima primavera, la Giunta Comunale possa recuperare in parte il tempo perso. Ricordiamo che in gioco non c’è solo il formale rispetto della legge ma il diritto sostanziale dei cittadini disabili all’accesso globale agli edifici pubblici, alle fermata dei bus, alle strade di Torino, agli attraversamenti pedonali; cose molto concrete, che determinano una qualità della vita accettabile.

Torino, 30 giugno 2015

Approfondimento sul PEBA a cura di Domenico Massano

Piemonte e PEBA

Link dedicato dell’Associazione Luca Coscioni
http://www.associazionelucacoscioni.it/progettonobarriere