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Uno sguardo globale. L'occhio dell'Aglietta sulle elezioni nel mondo

“Uno sguardo globale” è la nuova rubrica dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, nata nel marzo 2023 e curata da Samuele Moccia. È l’occhio dell’Aglietta sulle elezioni nel mondo. Un ulteriore tassello a cui pensiamo da tempo, per attuare quel “pensiamo globale”, che insieme ad “agiamo locale” da sempre contraddistingue la visione dell’Associazione. Si sviluppa in una newsletter settimanale e in alcuni approfondimenti podcast.

Quest’anno metà della popolazione mondiale andrà al voto e ovviamente assisteremo ad alcune elezioni chiave come le presidenziali americane, quelle per eleggere un nuovo parlamento europeo, le presidenziali indiane e messicane, le non-elezioni russe e tante altre elezioni locali in Italia.
Ma ciò che è importante non è solo la quantità degli elettori, ma più che altro la rilevanza che ha per la tenuta del sistema democratico internazionale. Da anni i parametri che misurano la democrazia sono sempre più bassi. Chi si occupa di queste misure è l’Economist Intelligence Unit e attraverso due immagini possiamo osservare questa crisi della democrazia dal 2006 al 2022.

Praticamente nessun paese ha migliorato il proprio stato di democrazia e i risultati delle urne di queste elezioni possono aggravare questa situazione. Cosa comporta questa eventualità nel sistema internazionale attuale? Una crescente tensione e una tendenza all’isolazionismo da parte degli stati, specie se nelle prossime elezioni dovessero vincere leader e partiti nazionalisti. Il sistema di cooperazione internazionale che sta in piedi dal secondo dopoguerra ad oggi, che ha dato vita ad alcune organizzazioni come l’ONU, con tutti i suoi organi come la Corte di Giustizia Internazionale, o come l’Unione Europea per restare sul nostro continente, si basano sui principi democratici. Se questi dovessero venire meno all’interno dei singoli paesi, questo si rifletterebbe necessariamente anche sul sistema internazionale.

Questo non può succedere specialmente in un momento storico come questo, soffocato dalle crisi che solo con una collaborazione da parte di tutti gli attori globali si possono affrontare. Per esempio, il conflitto che ormai è entrato nel terzo anno, in ucraina, o quello che perdura da decenni come quello israelo-palestinese. Per non parlare anche della crisi climatica, che gli stati stanno affrontando attraverso il sistema della COP (la conferenza delle parti), ovvero coinvolgendo democraticamente la stragrande maggioranza dei paesi del mondo.

Insomma, quest’anno potrebbe diventare uno di quelli da evidenziare nel libro di storia. Siccome siamo radicali e sosteniamo il detto “conoscere per deliberare”,  dedicare un momento, che potrà essere settimanale ma senza una cadenza ben definita, per approfondire gli appuntamenti elettorali che avverranno e quelli che ci sono già stati, è quantomeno necessario per restare informati.