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Carceri: a Ivrea tensione sopra il livello di guardia

RADICALI/SITUAZIONE CARCERI: A IVREA TENSIONE SOPRA IL LIVELLO DI GUARDIA

I Radicali dell’Associazione Aglietta nei giorni scorsi sono stati contattati da famigliari di uno dei detenuti del carcere di Ivrea; in seguito alla segnalazione gli stessi famigliari sono stati invitati a contattare il Garante dei detenuti regionale.
Essendo venuti a conoscenza della lettera che il detenuto Matteo Palo ha inviato – sottolineando di parlare a nome di un nutrito gruppo di carcerati della quarta sezione detentiva del carcere di Ivrea – con minuziose accuse che descrivono violenze e violazione dei diritti umani, i Coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, Igor Boni, Silvja Manzi e Laura Botti hanno rilasciato la seguente dichiarazione:
Le denunce contenute nella lettera del detenuto sono circostanziate e gravissime; il fatto che contengano nomi e cognomi dei protagonisti rende la vicenda ancora più inquietante. Inutile dire che su quanto è accaduto e sta accadendo occorre fare luce, senza alcuna reticenza, per evidenziare se le accuse corrispondano al vero e quale sia la realtà dei fatti. Ciò che è assolutamente certo è tuttavia lo stato di alta tensione che si respira nella struttura detentiva di Ivrea da qualche tempo a questa parte, come si evince da tutti i resoconti giornalistici e dalle dichiarazioni di chi è direttamente coinvolto nella vicenda. Per evitare che la situazione degeneri in modo irreparabile chiediamo che la polizia penitenziaria e la direzione del carcere collaborino in modo stretto con il Garante dei detenuti regionale, figura che noi Radicali abbiamo fortemente voluto proprio per tutelare i diritti dei detenuti.
Non vi è dubbio che questo è un ulteriore campanello d’allarme sulle difficoltà delle carceri italiane (e piemontesi) e sulla necessità impellente che a queste difficoltà si metta mano in modo organico e coraggioso. Da anni i Radicali chiedono una riforma della politica carceraria e della giustizia italiana che comporti anche l’approvazione di un provvedimento di amnistia, condizione di partenza per riportare nell’alveo della legalità l’universo carcerario. Su questo il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, in occasione del Giubileo dei carcerati, ha organizzato una marcia a Roma per il prossimo 6 novembre, intitolata a Papa Francesco e Marco Pannella“.