Vai al contenuto

Malati in tv / Viale a Vespa, Carello e tutti gli altri… Fate parlare i malati, ma rispondete ad una domanda.

Silvio Viale, Presidente di Radicali Italiani, torna sulle polemiche scatenate dalla trasmissione di Fazio e Saviano e chiede a Bruno Vespa ea Rosario Carello di rispondere ad una semplice domanda.

Il medico radicale, che fa parte della Direzione Nazionale dell’Asociazione Luca Coscioni e del Consiglio Generale di EXIT-Italia, si rivolge ai conduttori del “salotto” serale di Rai1 e del “programma di confronto culturale realizzato in collaborazione con la CEI” del fine settimana di RAI1 con la seguente domanda:

Come starebbero Mario Melazzini, Massimiliano Tresoldi, Fulvio de Nigris e tutti gli altri in Olanda? In Belgio, in Lussemburgo o in Svizzera? Sarebbero assistiti meglio o peggio? Qualcuno limiterebbe le loro attività e la loro volontà di vivere? Rispondano in diretta e lo chiedano ai loro ospiti. Noi che ci battiamo per l’assistenza ai malati non abbiamo nulla in contrario che parlino e che siano fatti vedere in TV. Non ci dispiace nemmeno che siano mesi in mostra per legittime battaglie contro il testamento biologico e contro l’eutanasia volontaria. Ci piacerebbe che voi li invitaste molto più spesso, ma che invitaste anche noi, non solo quando si rompe il muro di omertà e di ipocrisia sui temi di fine vita come è accaduto da Fazio e Saviano. Ma chi vi ha mai impedito di invitare i malati? Mario Melazzini, per esempio, parla in moltissime trasmissioni, molto più di noi, e quasi mai (per Carello è mai) con qualcuno di noi, e sono proprio le vicende pubbliche di Piergiorgio Welby e Eluana Englaro che hanno moltiplicato le sue presenze. Sperando di avere molte occasioni di dialogo nel “salotto” serale e nel “programma di confronto culturale” del fine settimana di Rai1 mi accontento che Bruno Vespa e Rosario Carello mi rispondano e lo chiedano ai loro ospiti, perché noi che vogliamo fare come in Olanda, Lussemburgo, Belgio e Svizzera, non vogliamo togliere nulla a malti, ma dare loro molta più assistenza e molta più libertà.

Torino, 28 novembre 2010.