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Pillola giorno dopo/Viale: senza ricetta anche nei supermercati.

PILLOLA DEL GIORNO DOPO/RADICALI – VIALE, SENZA RICETTA E ANCHE NEI SUPERMERCATI. GRASSA IGNORANZA DEL CNB.

Silvio Viale, Presidente di Radicali Italiani e candidato alle primarie del centrosinistra a Torino, parla di “ignoranza del CNB” e, replicando al Vicepresidente del CNB Lorenzo D’Avack, indica nella “abolizione della ricetta” e nella “libera vendita nelle parafarmacie”, l’unica strada per garantire comunque alla donna di poter realizzare la propria richiesta, senza ricevere un danno dall’obiezione di coscienza dei farmacisti.

Il ginecologo torinese, noto per la battaglia per l’introduzione della RU486, che è stato sanzionato dall’Ordine dei Medici per avere prescritto la contraccezione di emergenza (pillola del giorno dopo) davanti alle scuole, ha diffuso la seguente nota:

Prima di tutto devo sottolineare la grassa

Silvio Viale

ignoranza del CNB perché la contraccezione di emergenza non affatto porta all’eliminazione dell’embrione. Infatti, se presa in tempo, impedisce il concepimento, cioè l’incontro tra lo spermatozoo e l’ovulo, se presa dopo non interferisce con il destino dell’ovulo, non essendo affatto vero che blocca l’impianto in utero dell’embrione.

In ogni caso, se le affermazioni del vicepresidente del CNB Lorenzo D’Avack hanno un senso, vi è solo un modo per lo Stato di consentire sempre e comunque alla donna di poter realizzare la propria richiesta, senza ricevere un danno dall’obiezione di coscienza dei farmacisti ed è quella dell’abolizione della ricetta, permettendone la vendita anche nelle parafarmacie e nei supermercati che vendono prodotti sanitari. Come è noto, l’efficacia è maggiore entro le 12 ore dal rapporto a rischio e si dimezza ogni 12 ore di ritardo. Trattandosi di una unica dose la contraccezione di emergenza è assolutamente innocua – classe 1 dell’OMS – e la decisione di assumerla dipende solo dalla percezione della donna di avere avuto un rapporto arischio di concepimento. Voglio infine osservare che, per coerenza, i farmacisti che dovessero fare obiezione dovrebbero ritirare dai loro scaffali anche quelle decine di prodotto per i quali, come dice la Sen Santolini (UDC), non si può escludere la possibilità di un meccanismo di azione che porti all’eliminazione dell’embrione. Perché il CNB non ne stila la lista? Mi pare che sulla contraccezione di emergenza il CNB abbia perso ulteriore credibilità dimostrando di sapersi solo arroccare su assunti ideologici.

Torino, 25 febbraio 2011.