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Sanità, Radicali: il neoassessore Monferino risolverà il suo conflitto d’interessi?

SANITA’/RADICALI: IL NEO-ASSESSORE MONFERINO RISOLVERA’ IL SUO CONFLITTO D’INTERESSI DIMETTENDOSI DAI VARI CDA? IL SUO COMPITO NECESSITA DI UN IMPEGNO ESCLUSIVO IN REGIONE PIEMONTE.

Giulio Manfredi (presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta):

Basta un rapido giro su Internet per scoprire che il neo-assessore alla Sanità regionale del Piemonte, Paolo Monferino, è “membro dei Consigli di Amministrazione di CNH (Case New Holland), Ferrari S.p.A., Toro Assicurazioni S.p.A. e Indesit Company, nonché di alcune società del Gruppo Iveco tra cui le joint ventures cinesi recentemente costituite” (fonte: www.fiatgroup.com)

Già al momento della sua nomina a Direttore regionale della Sanità, molti avevano rilevato l’incompatibilità di tali cariche con la prestigiosa (e onerosa) carica ricoperta in C. so Regina Margherita. A maggor ragione adesso. E basta con la favola degli “assessori tecnici”. Esistono solamente assessori “politici”. Monferino è stato voluto a tutti i costi da Cota, che ha investito sulla riforma della sanità regionale buona parte della sua credibilità. Toccherà a Monferino dimostrare nei prossimi mesi di essere un “assessore politico” nel senso migliore del termine, attento ai problemi della “polis” e dei cittadini piemontesi, e non nel senso peggiore, strumento della battaglia in corso nel centrodestra per la supremazia (e oggi Cota ha per l’ennesima volta stracciato una PDL sempre più divisa e perdente).

Ma proprio in nome della politica alta, l’impegno di Monferino in Assessorato deve essere esclusivo, senza altre occupazioni, divagazioni e viaggi in giro per il mondo. Come radicali ci siamo occupati in passato di incompatibilità ben minori (per esempio, consiglieri regionali che erano sindaci di piccoli Comuni); il fatto che nel caso di Monferino non ci sia una legge da far valere non significa rinunciare a denunciare una situazione che, rispetto ad altre del passato, rappresenta l’evangelica “trave” contrapposta alla “pagliuzza”.

Torino, 3 agosto 2011