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Garante dei detenuti, iniziativa Pdl illogica, populista e demagogica

Appresa la notizia che oggi il Capogruppo del PdL in Regione Piemonte, Luca Pedrale presenterà in una conferenza stampa un progetto di legge per abolire il Garante dei detenuti, finalmente approvato con legge regionale del 2 dicembre 2009 (ma mai attivato) il Segretario e il Presidente dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta Salvatore Grizzanti e Igor Boni hanno rilasciato la seguente dichiarazione.

La scusa dei costi addotta per abolire il Garante dei Detenuti è francamente risibile. Intanto invece di abolire la figura sarebbe sufficiente prevedere esigui compensi e rimborsi spese; in secondo luogo vorremmo chiedere a Luca Pedrale qual è il costo per la Comunità di carceri dove abbondano suicidi tra detenuti e agenti di polizia penitenziaria, qual è il costo di strutture che esplodono per il sovraffollamento e qual è il costo sociale di galere che tra i reclusi hanno circa la metà delle persone in attesa di giudizio, quindi innocenti per la nostra Costituzione. Il Garante dei detenuti, come dimostrato in Regioni guidate da Centro-destra e Centro-sinistra ha il gravoso e fondamentale compito di fare da collegamento tra gli operatori penitenziari, i detenuti e le loro famiglie, la società e la politica: un modo concreto per dare voce a chi voce non ha. Per questo giudichiamo l’iniziativa illogica, populista e demagogica: se di risparmi vogliamo parlare, si risparmierebbe molto di più se riducessimo del 5% gli stipendi dei consiglieri regionali, degli Assessori e del Presidente della Regione.