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Garante detenuti, seconda fumata nera

Ieri il Presidente del Consiglio Regionale, Valerio Cattaneo, ha ribadito ai microfoni di Radio Radicale – presente al sit-in organizzato sotto Palazzo Lascaris dall’Associazione Radicale Adelaide Aglietta – di voler risolvere l’evidente situazione di illegalità derivante dalla mancata nomina del garante regionale delle carceri, istituito dalla legge regionale n. 28 del 2 dicembre 2009. Le soluzioni prospettate da Cattaneo sono due: o la nomina del garante da parte del plenum del Consiglio Regionale; o un provvedimento che deleghi le funzioni del garante al Difensore Civico Regionale.

Nel pomeriggio si è svolta per la seconda volta la votazione sul garante; per la seconda volta è mancato il numero legale. Il Presidente Cattaneo ha indetto una terza votazione per martedì 3 aprile.

Giulio Manfredi (Direzione Radicali Italiani) e Igor Boni (presidente Ass. Aglietta):

Diamo atto al Presidente Cattaneo di aver finalmente affrontato il problema del mancato rispetto di una legge regionale, mettendo il Consiglio di fronte alle proprie responsabilità. Ciò detto, siamo assolutamente pessimisti rispetto a quanto accadrà: la maggioranza di centro-destra continua a far saltare le votazioni per poi impacchettare una leggina che delegherà tutte le funzioni del garante carceri al Difensore Civico regionale o, peggio, all’Osservatorio regionale sull’usura (vedi PDL 188 “Pedrale e altri”).
Tutti, sia i consiglieri dentro il Palazzo che i cittadini fuori dal Palazzo, sanno che il Difensore Civico regionale è già oberato di centinaia di pratiche (basti pensare alla materia sanitaria), per cui non avrà sicuramente il tempo necessario per occuparsi del “dossier carcere”, che ha problemi del tutto particolari e specifici, anche perché ognuno dei 13 istituti piemontesi richiede approcci diversi.
Invitiamo i cittadini a fare pressione sui consiglieri regionali affinchè vi sia da parte del Consiglio un soprassalto di ragionevolezza.