Quote latte, caccia e agrofarmaci: i fallimenti di Sacchetto fanno male a chi lo sostiene
di
Silvio Viale
·
12 Settembre 2012
L’antico detto ‘dilettanti allo sbaragliò è quanto mai attuale per l’Assessore Claudio Sacchetto. Ogni suo provvedimento, dalle quote latte, alla caccia ,fino alle normative sugli agrofarmaci è dettato dal rifiuto di ‘leggi e leggine’ per dare mano libera – senza controlli e regole – ad agricoltori e cacciatori. I primi ad essere danneggiati da questa azione irresponsabile sono proprio coloro ai quali l’Assessore vorrebbe fare favori. In un posto normale errori di tale natura si pagano semplicemente con le dimissioni. Qui invece si prosegue e si rincara la dose. In una battuta possiamo dire che l’unico che dovrebbe essere ‘cacciato’ (nel senso di ‘mandato a casa’) è proprio l’Assessore Sacchetto?
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Silvio Viale
53 anni, sposato, una figlia adolescente e un gatto. Medico, ginecologo-ostetrico all'ospedale Sant'Anna. Presidente di Radicali Italiani dal congresso del 2010. Si è battuto con successo per l'introduzione della RU486.
L'impegno politico nasce negli anni '70, con il movimento degli studenti e le grandi battaglie di civiltà su aborto e divorzio. Capogruppo dei Verdi in Consiglio Comunale negli anni '90. Ambientalista, contro il nucleare e contro la caccia. È socio del WWF e di Altroconsumo.
Si occupa di bioetica e di fine vita per il diritto alla libertà di scelta. È socio di Dignitas.
Ama dire "sono una persona normale, lavoro e faccio la spesa. La politica è la mia passione".
Eletto al Consiglio comunale di Torino il 21 maggio 2011 nella lista del Partito Democratico con 1461 preferenze.
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