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Piemonte, condanna Rabellino – Radicali: il caso è chiuso! Elezioni sono state truffa. Al voto.

Dichiarazione di Giulio Manfredi, membro della Direzione di Radicali Italiani, Igor Boni, presidente dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta e Salvatore Grizzanti, segretario dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta:

La condanna di Michele Giovine in primo e secondo grado e l’evidenza dei fatti sono più che sufficienti per dire che la legge elettorale è stata violata e il risultato delle elezioni completamente falsato. Ora si aggiunge anche la condanna a Renzo Rabellino (6 liste in suo appoggio erano irregolari) che, giova ricordarlo, ottenne 37.000 voti. E giova ricordare anche che il distacco Cota-Bresso fu solo di 9.000 voti a favore del primo. Se ai voti di Rabellino si aggiungono quelli dei Pensionati per Cota di Michele Giovine (circa 27.000) si giunge a quasi 65.000 voti dati a liste truffa che, come è evidente a chiunque, sono immensamente di più dei 9.000 voti di differenza di cui sopra. Ben sappiamo che Rabellino – a differenza di Giovine – correva contro Cota e Bresso ma è altrettanto evidente che, in assenza di una sua candidatura, quei voti nessuno può sapere a chi sarebbero andati. Quindi il caso è chiuso: le elezioni regionali piemontesi sono state una truffa e vanno rifatte! E’ ora responsabilità del TAR giungere finalmente ad una conclusione, fornendo troppo tardivamente una sentenza giusta su questa vergognosa vicenda italiana