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Torino, richiesta sospensione iniziative di collaborazione bilaterale con S. Pietroburgo

Silvio Viale, consigliere comunale e presidente di Radicali Italiani, ha depositato una mozione con cui chiede che la Cittá di Torino sospenda ogni iniziativa di collaborazione con San Pietroburgo, lamentando che durante gli eventi legati alla firma del protocollo bilaterale di collaborazione non siano state adeguatamente rappresentate le violazioni dei diritti umani che sono state introdotte per legge dal parlamento di San Pietroburgo nei confronti della comunità omosessuale e dei diritti delle persone con orientamento omosessuale. Silvio Viale ricorda come Torino aspiri a essere la “capitale dei diritti” e abbia solide tradizioni, anche situazionale, contro l’omofobia. Per la i scissione della mozione verrà richiesta una procedura d’urgenza a cominciare dalla seduta della Commissione Pari Opportunità di mercoledì 5 dicembre nella quale é prevista l’audizione delle associano i GLBT.

Si riporta di seguito il testo della mozione.

Torino, 29 novembre 2012.

PROPOSTA DI MOZIONE
OGGETTO: SOSPENSIONE DI OGNI INIZIATIVA CON SAN PIETROBURGO
Il Consiglio Comunale di Torino,
PREMESSO CHE
il 29 febbraio 2012 il Parlamento di San Pietroburgo ha approvato in terza e ultima lettura una legge che rende illegale sia scrivere e pubblicare un articolo e/o un libro che trattino argomenti omosessuali sia, addirittura, parlare in pubblico di omosessualità;
l’approvazione della legge è stata preceduta da un’audizione pubblica, organizzata dai sostenitori del provvedimento, in cui sedicenti “esperti” hanno richiesto trattamenti sanitari obbligatori e l’isolamento delle persone omosessuali mentre altri sedicenti “sessuologi” hanno definito “subumani” le persone LGBTI (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali e Intersessuali), il tutto tra gli applausi scroscianti dell’Assemblea parlamentare;
la Città di Torino è all’avanguardia nella difesa dei diritti delle persone LGBTI, dovunque essere vivano e risiedano, nella convinzione che la libera scelta sessuale è un diritto della persona, è un diritto umano da garantire dovunque e comunque;
nelle linee programmatiche, approvate dal Consiglio Comunale in data 18 luglio 2011, la Città di Torino aspira ad essere la “capitale dei diritti” e la “capitale della fraternità”, affermando “la lotta ad ogni discriminazione basata sul genere, sull’identità e sull’orientamento sessuale rientra ormai a pieno titolo nella cultura della nostra città che negli anni si è dimostrata aperta e permeabile alle istanze della comunità GLBT”;
CONSIDERATO CHE
la legge di cui in premessa è chiaramente volta a criminalizzare qualunque attività o informazione relativa alle persone LGBTI e alle relazioni tra persone dello stesso sesso, in patente violazione delle libertà di espressione e associazione nonché degli impegni presi dalla Russia in sede di ratifica della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali;
la legge di cui in premessa costituisce una violazione della libertà di opinione e di espressione, garantiti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948;
la legge di cui in premessa è stata condannata dal Parlamento Europeo, dal Consiglio d’Europa e dal Ministro degli Esteri della Repubblica Italiana;
ATTESO
che il 15 novembre scorso è stato sottoscritto in Sala Rossa fra il Sindaco di Torino, Piero Fassino, e il governatore di San Pietroburgo, Georgy Poltavchenko, un accordo bilaterale di collaborazione nei seguenti quattro settori: cultura, economia, turismo e innovazione e università;
IMPEGNA
Il Sindaco e la Giunta:
a sospendere ogni iniziativa nell’ambito dell’accordo bilaterale di collaborazione fino al momento in cui sarà ritirata la Legge del Parlamento di San Pietroburgo del 29 febbraio 2012;
a inviare questa mozione all’ambasciatore della Federazione Russa in Italia e alle autorità di San Pietroburgo.