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Federazioni sanitarie, Viale: consulenze violano precisa disposizione legge istitutiva.

Con due determinazioni (n. 6 e 7 del 19 febbraio scorso), l’amministratore unico della Federazione Sovrazonale Piemonte 1 – Torino Sud Este, avv. Gian Paolo Zanetta, ha conferito due incarichi di consulenza contabile/fiscale e legale rispettivamente al Dr. Andrea Marengo e all’avv. Giovanni Lageard.

L’art. 3, comma 10, della L. R. n. 3 del 28 marzo 2012 (con cui sono state istituite in Piemonte le sei Federazioni Sovrazonali/FS), così recita: “La FS non ha personale proprio. La FS si avvale, per l’attuazione dei compiti istituzionali, di personale assegnato funzionalmente alla Regione, dalle aziende sanitarie e dagli enti locali. Tale personale rimane incardinato, sia relativamente allo stato giuridico, sia per quanto concerne il trattamento economico, nell’ente di provenienza.”.

Silvio Viale (presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale a Torino):

Se l’italiano non è un’opinione, mi pare che i due incarichi di consulenza affidati a liberi professionisti violino una precisa ed inequivocabile disposizione della legge regionale istitutiva delle Federazioni Sanitarie.

Basterebbe questo ma voglio anche segnalare quanto scritto dal Direttore regionale della Sanità, Sergio Morgagni, in un suo comunicato dello scorso ottobre (reperibile online sul sito della Regione): “… Le Federazioni sono a tutti gli effetti enti strumentali delle Aziende sanitarie regionali in quanto svolgono su delega delle stesse funzioni tecnico amministrative che porteranno i benefici più volte annunciati in termini economico finanziari e sull’intero Sistema sanitario regionale …”.

Sia dalla legge istitutiva sia dalle parole di Morgagni risulta evidente che le Federazioni Sanitarie devono attingere il personale necessario esclusivamente dalle aziende sanitarie e dagli enti locali. Sono state create per attuare risparmi in sanità, non per aumentarne il deficit, già a rischio commissariamento.

Noi radicali avevamo messo in guardia a tempo debito rispetto all’illusione che la creazione di ulteriori sei poltrone in sanità sarebbe servita per ottenere quei “benefici in termini economico finanziari” evocati dal Dr. Morgagni. Ma non è questo il punto: qui non siamo davanti a valutazioni politiche ma a una palese violazione di legge.

Chiedo all’Assessore Monferino e al Direttore Morgagni di intervenire per fare revocare le due determinazioni contra legem della Federazione Sanitaria Piemonte 1.