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Morte Chavez, Radicali: che sia una nuova alba di democrazia e nonviolenza per il Venezuela

A seguito della notizia della morte del dittatore venezuelano Hugo Chavez, Igor BONI e Nicola VONO (presidente e tesoriere dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta) hanno dichiarato:

Ribadendo la nostra solidarietà e il nostro sostegno al popolo venezuelano, che da anni vive sotto una criminale dittatura che viola diritti di libertà e attenta alla vita di centinaia di migliaia di cittadini intimiditi dai metodi del regime, auspichiamo che la morte di Hugo Chavez possa essere occasione per costruire concretamente la speranza di libertà e di democrazia per la quale lottano milioni di venezuelani. Ci auguriamo soprattutto che ci possa essere una transizione nonviolenta e che sorga una nuova alba democratica dalle ceneri lasciate dal regime. Con questo spirito ci sentiamo in dovere di diffondere e dar voce ad alcuni esponenti della resistenza nonviolenta venezuelana, presente in Italia, che hanno oggi diffuso il seguente comunicato:

Gli studenti in lotta che da giorni esigono la verità da “Cesare” sulla condizione di vita dell’ex-presidente; la società civile organizzata in diversi movimenti, presieduti da illustri personalità, in assenza della MUD (Tavolo dell’Unità Democratica); le dichiarazioni coraggiose dell’ex-ambasciatore all’OSA Guillermo Cochez, il quale dichiarò il 9 gennaio 2013 che la morte cerebrale di chavez era accaduta a Cuba il 30 dicembre 2012 e qualche giorno fa la morte fisica, per volontà delle sue figlie, hanno portato il regime venezuelano, dopo tante menzogne, false testimonianze e inganni, ad annunciare la già conosciutissima notizia: la morte del dittatore. Di fronte ad un governo de facto nel quale continua a trovarsi oggi il nostro paese:

  1. dichiariamo la nostra solidarietà con il popolo venezuelano che esige di conoscere il referto medico con le vere ragioni che hanno portato alla morte l’ex primo cittadino del paese;
  2.  esprimiamo il nostro incondizionato appoggio ai meccanismi costituzionali per risolvere “l’assenza assoluta” del ex-presidente eletto, come previsto dell’Articolo 233 della Costituzione;
  3.  rifiutiamo tassativamente qualsiasi manovra che possa mettere a repentaglio la stabilità e la sicurezza della Nazione e la vita dei suoi cittadini; il regime ha infatti minacciato la presenza dell’esercito per le strade per controllare possibili sommosse e le dichiarazioni di alti esponenti del regime hanno contenuti fortemente intimidatori;
  4. condanniamo qualsiasi ingerenza straniera armata che violi la sovranità nazionale e decisionale del popolo venezuelano;
  5. auspichiamo che i media possano riportare una versione veritiera della situazione politica che attraversa il paese, la complessità delle sue realtà e l’aspirazione della maggioranza dei venezuelani a risolvere la situazione attuale mediante i meccanismi costituzionali;
  6. ci auguriamo che il popolo venezuelano possa realizzare un processo di transizione nonviolento che lo porti verso la libertà, la democrazia e la difesa dei diritti umani di tutti i suoi cittadini.

Blanca Briceno, per Foro Siglo XXI (Italia); membro fondatore della Junta Patriótica JP (Caracas, Venezuela), militante del Partido Radical Noviolento Transnacional Transpartido; Asociación Radical Enzo Tortora (Milano, Italia) Asociación Radical Adelaide Aglietta Torino (Italia)
Maria Grazia Silvi Antonini per Foro Siglo XXI (Italia),
Silfredo Naveda, Luis Defitt por “Caminos de Libertad”
Milagros Gil Quintero, Libertad Salomé por “Grupo de Avignon II”
María Teresa Arias, por Grupo AiresVen