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Sucidio assistito ex magistrato: rispetto per Pietro D’Amico e per la sua volontà

Silvio Viale, presidente di Radicali Italiani, interviene sulla notizia che nei giorni scorsi è deceduto in Svizzera Pietro D’Amico, ex sostituto procuratore generale di Catanzaro, che avrebbe ottenuto il suicidio assistito.

Silvio Viale, che è responsabile del comitato scientifico di EXIT- Italia e fa parte dell’Associazione Luca Coscioni, ha diffuso la seguente nota:

Ci dispiace che, ancora una volta, un cittadino italiano abbia dovuto andare all’estero per esercitare il proprio diritto a morire con dignità e non possiamo che essere grati agli operatori sanitari svizzeri che lo hanno accolto, ascoltato e aiutato. Non ho mai conosciuto Pietro D’Amico, ma chiedo a tutti rispetto per la sua scelta di porre fine con dignità alle proprie sofferenze. Porgendo le condoglianze ai famigliari, è anche nel ricordo di Pietro D’Amico che proseguiremo con maggiore impulso la raccolta di firme in corso per una legge che riconosca anche in Italia il diritto all’autodeterminazione, il testamento biologico e l’eutanasia volontaria medicalmente assistita. La speranza è che presto più nessuno sia costretto a espatriare per potere chiedere un trattamento eutanasico, come hanno fatto Lucio Magri e Pietro D’Amico, o debba lasciarsi precipitare, come hanno dovuto fare Franco Lucentini e Mario Monicelli.

Torino, 13 aprile 2013.