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Gli sconfitti di questa giornata memorabile sono Berlusconi, Grillo, Maroni e chi nel PD sperava nelle urne

Dichiarazione di Silvio Viale (Presidente di Radicali Italiani) e Igor Boni (Presidente dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta)
Ogni tanto si è sconfitti avendo ragione, ogni tanto si è sconfitti avendo torto. La giornata di oggi, imprevedibile e assurda per molti versi, lascia sul campo una serie di sconfitti che avevano deciso di far cadere il Governo e tornare alle urne, contro ogni logica e fregandosene di questo Paese e delle conseguenze di un nuovo voto con questa legge elettorale. A loro non interessava e non interessa la crisi che stiamo attraversando, il semestre italiano alla guida dell’Europa, i referendum per la riforma della giustizia della primavera 2014 che sarebbero saltati, le riforme e i provvedimenti per aiutare una difficile ripresa economica. Questi sconfitti avevano torto marcio e hanno un nome: Silvio Berlusconi, Beppe Grillo, Roberto Maroni e tutti quelli che nel PD speravano di raccattare una vittoria dalle spoglie di un centrodestra alle corde. Onore ad Alfano e agli altri che hanno saputo non essere servi e alla senatrice del Movimento 5 stelle che ha onorato la sua autonomia di parlamentare votando a sostegno del Governo. Ora però priorità assoluta ad una riforma elettorale uninominale e maggioritaria che dia dignità agli elettori e agli eletti.