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Ciclabilità urbana, Viale: Torino prima città a 30 all’ora

Silvio Viale rilancia la proposta di “Torino città a 30 all’ora”, non pensando solo allo smog, ma anche per “emancipare le biciclette dalla schiavitù delle piste ciclabili”. Il nuovo slancio viene dalla proposta di modifica del codice della strada che permetterà alle biciclette di andare contromano nelle vie in cui il limite di velocità sia fissato a 30 km/h. La proposta di “Torino città a 30 all’ora” prevede di porre il limite cittadino di 30 Km/h in tutte le strade senza diritto di precedenza.

Silvio Viale ha dichiarato:

E’ un dato comune che le biciclette, come i pedoni, vadano un po’ dappertutto poco curanti delle norme del codice della strada. La proposta di inserire la possibilità di andare contromano nel codice della strada è una sorta di presa d’atto che emancipa la bicicletta dalla schiavitù delle piste ciclabili, come se l’unica politica possibile sia quella di progettare futuribili reti di piste ciclabili eternamente insufficienti. Finalmente la discussione politica finirà di arenarsi sull’assenza dei fondi per le piste ciclabili, facendo finta di non vedere che il boom della mobilità ciclabile si è sviluppato in assenza di piste ciclabili. Ora per adeguarsi velocemente alle nuove norme mi auguro che il Consiglio Comunale istituisca il limite di 30 km/h in tutta la città per le vie senza diritto di precedenza, che permetterà ai ciclisti di muoversi in libertà per il 90% delle vie cittadine. Ovviamente il limite dei 30 km/h, ben superiore alla velocità media in città, riducendo sprint ed emissioni di gas tossici, non potrà che far bene alla causa di un’aria sempre meno inquinata, e inviterà tutti ad una maggiore cautela. Del resto la cautela per le biciclette contromano non è diversa dall’attenzione che si deve prestare ai pedoni che attraversano e camminano dove vogliono.

Torino, 1 febbraio 2014.