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Decadenza Marrone, realtà supera fantasia

CONSIGLIO REGIONALE DICHIARA DECADUTO MARRONE DA IRES MA LUI SI ERA GIA’ DIMESSO. PRESENTANDO DIFFIDA SI E’ DATO ZAPPA SUI PIEDI.

Giulio Manfredi (segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta):

Ieri il Consiglio regionale del Piemonte ha preso atto (ai sensi della legge regionale istitutiva dell’Ires, n. 43/1991, art. 6, comma 4) che il consigliere Maurizio Marrone (FdI) non è più componente del Consiglio di Amministrazione di Ires.
Ma Marrone si era già dimesso dal CdA dell’IRES, “con effetto immediato”, con lettera protocollata dall’IRES il 27 maggio 2014 (dopo la sua elezione a consigliere regionale) e riportante la data del 20 aprile 2014 (Marrone avrebbe dovuto dimettersi entro il 26 aprile, data ultima di presentazione delle candidature). Come puo’ un consigliere già dimessosi mesi fa di sua spontanea volontà essere successivamente dichiarato decaduto?
E, nonostante il vano tentativo di Marrone, la sua decadenza decorre comunque da ieri; non puo’ essere assolutamente retroattiva, trattandosi, oltretutto, di un Consiglio Regionale, quello attuale, diverso da quello che aveva nominato Marrone all’Ires.

Ammesso e non concesso che la deliberazione di ieri del Consiglio Regionale stia in piedi, essa rappresenta la classica zappa sui piedi di Marrone; se è decaduto solo ieri, a norma di legge, era ancora perfettamente in carica come consigliere Ires al momento della sua candidatura alle elezioni regionali; quindi Marrone si trova in una situazione di ineleggibilità (ai sensi dell’art. 2, comma 11, della L. 154/1981) e deve decadere da consigliere regionale, come peraltro già stabilito dall’ordinanza del Tribunale di Torino (vedi in calce).

Discorso a parte merita la decisione della Giunta delle Elezioni del Consiglio di non decidere, attendendo la pronuncia di appello della magistratura. Su tale inammissibile decisione l’Associazione Aglietta presenterà a breve, nei confronti della Giunta Elezioni, formale diffida ad adempiere.

Torino, 29 ottobre 2014

Leggi qui l’ordinanza di decadenza