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Casapound fuorilegge? Intanto sono fuori-legge i suoi manifesti e quelli di Salvini. Esposto della lista “+Europa con Emma Bonino” al prefetto di Torino.

Questa mattina Giulio Manfredi (candidato della lista “+Europa con Emma Bonino” nei collegi plurinominali Piemonte 1-01 e Piemonte 2-01) ha depositato presso la Prefettura di Torino un esposto per segnalare la violazione dell’art. 3, comma 2, della legge n. 515/1993 (mancata indicazione sui manifesti elettorali del “committente responsabile”) da parte delle liste “Casapound Italia” e “Lega-Salvini premier”. La violazione comporta il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria “da lire un milione a lire cinquanta milioni” (art. 15, comma 2, della legge n. 515/1993.

 

Giulio Manfredi ha dichiarato:

 

“Non passa giorno senza che sia Casapound sia Salvini si ergano a difensori della legalità contro il caos, portato naturalmente dall’immigrazione selvaggia e dall’Unione Europea cattiva. Risulta, pertanto, singolare che tali difensori della legalità non siamo nemmeno in grado di rispettare una piccola e semplice disposizione della legge elettorale, che non comporta particolari oneri. A meno che quanto scritto sui loro manifesti sia così incredibile che non si sia trovata neppure una persona disponibile a dichiararsene responsabile…

Considerato che i manifesti fuori-legge sono stati sicuramente affissi in tutta Italia, invito altri candidati e altre liste a promuovere iniziative analoghe alla mia.”.

 

Torino, 23 febbraio 2018

 

Segue testo esposto:

 

                                    Alla Prefettura di Torino

                                    Ufficio Elettorale

                                    Sede

                                   Torino, 23 febbraio 2018

 

Oggetto: segnalazione violazione art. 3, comma 2, della Legge n. 515/93 (mancata indicazione sui manifesti elettorali del “committente responsabile”).

 

   Il sottoscritto Giulio Manfredi, domiciliato per quanto concerne il presente esposto presso la sede della lista “+Europa con Emma Bonino”, sita in Torino, Via San Dalmazzo n. 9 bis/B, candidato della suddetta lista nei collegi plurinominali Piemonte 1-01 e Piemonte 2-01, fa presente quanto segue:

 

– la legge 10 dicembre 1993, n. 515 (Disciplina delle campagne elettorali per l’elezione alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica), all’art. 3, comma 2, così recita: “Tutte le pubblicazioni di propaganda elettorale a mezzo di scritti, stampa o fotostampa, radio, televisione, incisione magnetica ed ogni altro mezzo di divulgazione, debbono indicare il nome del committente responsabile”. Il seguente art. 15, comma 2, della legge succitata così recita: “In caso di inosservanza delle norme di cui all’articolo 3 si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da lire un milione a lire cinquanta milioni”.

 

– il sottoscritto ha verificato che sui tabelloni elettorali predisposti per le elezioni politiche del 4 marzo 2018 sono presenti almeno due manifesti elettorali che non riportano l’indicazione del committente responsabile. Il primo manifesto elettorale è quello della lista “Lega – Salvini premier” che riporta la seguente dicitura: “Stop invasione – Salvini premier – 4 marzo vota – simbolo “Lega – Salvini premier”. Il secondo manifesto elettorale è quello della lista “Casapound Italia”, che reca il simbolo della suddetta lista con sotto lo slogan “Vota più forte che puoi”.

 

Tutto ciò premesso, richiede l’immediato intervento delle istituzioni in indirizzo, ciascuna per quanto loro compete, al fine dell’accertamento di una violazione della legge elettorale estesa presumibilmente all’intero territorio nazionale e alla conseguente applicazione delle sanzioni previste per tale violazione.

 

Certo di un pronto riscontro, invio distinti saluti.

 

 

                                                                                                                                          Giulio Manfredi