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Cannabis terapeutica/Manfredi (radicali): Assessore Saitta recuperi tempo perduto. Convochi tavolo tecnico con operatori interessati a produzione.

Cannabis terapeutica/Manfredi (radicali): Saitta recuperi tempo perduto. Formalizzi disponibilità a Ministero Salute e convochi subito tavolo tecnico in Assessorato con tutti gli operatori interessati.

Giulio Manfredi (giunta Associazione radicale Adelaide Aglietta):

A oltre tre anni dall’approvazione della legge regionale sulla cannabis terapeutica (L. R. n. 11/2015) e a soli otto mesi dalle elezioni regionali, l’Assessore Saitta ha dichiarato che la Regione Piemonte chiederà formalmente al Ministero della Salute di autorizzare altri enti alla produzione dei farmaci con cannabinoidi, poiché la produzione dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze è inadeguata a soddisfare la domanda (l’Itala ha già dovuto approvvigionarsi all’estero, in gennaio in Germania ed ora in Olanda).

Sono d’accordo con l’Assessore Saitta che la decisione finale su chi potrà affiancare Firenze nella produzione spetti al governo centrale; ciò non toglie che la Regione Piemonte possa e debba fare delle proposte di candidatura.

E’ dal 2015 cha abbiamo a più riprese segnalato sia a Saitta sia alla Commissione Sanità del Consiglio Regionale di verificare la disponibilità sia dell’IPLA (Istituto Piante da Legno e per l’Ambiente), istituto controllato dalla Regione Piemonte, sia dell’ “Istituto Bonafous” di Chieri (ente controllato dal Comune di Torino) ma vi sono sicuramente altri enti disponibili, come peraltro segnalato dal consigliere regionale Marco Grimaldi.

L’Assessore Saitta, oltre a formalizzare la richiesta al Ministro Grillo, convochi a tambur battente in Assessorato un tavolo tecnico con tutte le organizzazioni interessate alla produzione in Piemonte di cannabis terapeutica.

Inoltre, visto che Saitta è anche coordinatore della Commissione Salute nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni, puo’ utilizzare tale carica per richiedere alle altre Regioni di attivarsi nei confronti del governo centrale per ampliare l’offerta dei farmaci cannabinoidi.