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Cannabis/Viale (radicali): Parlamento discuta proposta di legge di iniziativa popolare per legalizzazione. Si ricostituisca intergruppo parlamentare antiproibizionista. Domenica banchetto informativo di “WeeDo!” a Torino in Piazza S. Carlo. 

Nel fine settimana usciranno in tutta Italia una trentina di banchetti informativi nell’ambito della campagna “WeeDo!” per la legalizzazione della cannabis, promossa da Radicali Italiani.

Ai banchetti saranno raccolte le firme dei cittadini su un appello (http://www.cannabis.radicali.it/firma) per richiedere che in Parlamento si apra un dibattito serio e senza pregiudizi sulla legalizzazione della cannabis e che si ricostituisca l’intergruppo parlamentare per la legalizzazione.

A Torino il banchetto informativo sarà organizzato dall’Associazione radicale Adelaide Aglietta in Piazza san Carlo, sotto i portici, all’altezza del civico 196 (fronte ex Paissa), domenica 14 aprile, dalle ore 16 alle ore 19.

Al banchetto saranno presenti Silvio Viale e Giulio Manfredi (Radicali Italiani), che hanno dichiarato:

Nel novembre 2016, grazie alle firme autenticate di 68mila cittadini, è stata depositata in Parlamento una proposta d’iniziativa popolare per legalizzare la cannabis. E’ ora che la proposta sia tirata fuori dai cassetti e discussa dal Parlamento. Da anni, negli Stati Uniti (bastione del regime proibizionista), molti Stati hanno legalizzato la vendita della cannabis, infliggendo perdite considerevoli al mercato nero criminale, creando posti di lavoro e rilanciando economie prima depresse dalla crisi. Si può e si deve fare anche in Italia.
Il ministro della Salute Giulia Grillo, durante il recente tour elettorale in Piemonte, si è fatta riprendere sotto il Comune di Torino, dichiarando la sua disponibilità per il progetto del Comune riguardante la cannabis terapeutica. Ci attendiamo dal ministro, che ha sempre ribadito la sua convinzione antiproibizionista, più coraggio e determinazione.

Il Movimento 5 Stelle non può continuare ad avallare le politiche proibizioniste del ministro leghista Fontana, che continua peraltro a non adempiere a quanto previsto dalla legge: dal 2012 non viene convocata la Conferenza Nazionale sulla Droga, che dovrebbe tenersi ogni tre anni (ai sensi dell’art. 1, comma 15, del DPR 309/1990).