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Covid/Commissione d’inchiesta regionale/Radicali/+Europa: il centrodestra piemontese non segua il “modello lombardo”. La prossima settimana si proceda a istituire commissione con un presidente non imposto dalla maggioranza.

Igor Boni (presidente Radicali Italiani), Patrizia De Grazia (coordinatrice Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Marco Cavaletto (presidente +Europa Torino):
Terminato il lockdown e superato anche il prossimo fine settimana senza una nuova esplosione dei contagi, il Consiglio Regionale dovrà istituire una commissione d’inchiesta (ai sensi del combinato disposto dell’art. 31, comma 1, lettera b) dello Statuto regionale e dell’art. 43 del Regolamento consiliare) per accertare le responsabilità politiche ed amministrative della gestione della pandemia da parte dell’Assessorato alla Sanità e dell’Unità di Crisi.
Ieri tale commissione è stata istituita dalla Regione Lombardia, ma nel modo peggiore, con un presidente (Patrizia Baffi, Italia Viva) imposto all’ultimo momento dalla maggioranza di centrodestra, mentre i candidati ufficiali della minoranza (a cui spetta la presidenza delle commissioni d’inchiesta) erano i consiglieri Jacopo Scandella (PD) e Michele Usuelli (radicale/+Europa).
Nella gestione dell’emergenza Covid, il Piemonte ha seguito pedestremente la Lombardia; basti ricordare i ritardi e le inadeguatezze nell’affrontare i casi Covid nelle RSA. Ci auguriamo che la maggioranza di centrodestra non segua il “modello lombardo” anche nella gestione della commissione d’inchiesta. Un presidente della commissione d’inchiesta addomesticato significherebbe partire con il piede sbagliato e pregiudicare da subito l’attività di un organismo che non deve emettere sentenze (per quelle c’è la magistratura) ma che deve accertare quello che non ha funzionato, per rispetto ai cittadini piemontesi (anche di quelli portati via dal Covid-19) ma anche perché ricostruire i vari passaggi, a partire da febbraio 2020, sarà prezioso per non ripetere gli stessi errori e le stesse inadeguatezze se dovesse ripresentarsi lo stato di emergenza.