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INCOMPATIBILITÀ PRESIDENTE ZOOPROFILATTICO. RADICALI/+EUROPA: PER DIFENSORE CIVICO REGIONALE SONO IL PRESIDENTE CIRIO E L’ASSESSORE ICARDI CHE DEVONO INTERVENIRE. PERCHÉ NON GLIELO SCRIVE?

Alberto Ventrini (Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Marco Cavaletto (gruppo +Europa Torino) avevano inviato un mese fa un esposto al difensore civico regionale, avv. Augusto Fierro (che lascerà l’incarico a fine mese), per richiedere il suo intervento nei confronti del Consiglio di amministrazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta (IZSTO) per sanare la situazione di incompatibilità alla carica di membro del CdA del suo Presidente, dott. Piero Durando (è al suo terzo mandato, mentre l’art. 9 dello Statuto dell’ente prevede la massimo due mandati) nonché di violazione della legge n. 120/2011, in quanto nel Cda suddetto non è presente una sola donna.

Nell’esposto suddetto si precisava che erano state inviate via PEC ben due note (in data 28/01/2021 e 18/02/2021) a tutte le istituzioni interessate (Ministero Salute, Presidenti Regioni Piemonte, Ligurie a Valle d’Aosta, Assessore regionale alla Sanità, Direttore regionale alla Sanità, Presidente e Direttore Generale IZSTO) , in cui si denunciavano la patente violazione dello Statuto dell’IZSTO e della legge.

Il Difensore Civico regionale ha risposto all’esposto, scrivendo che “… secondo il legislatore regionale, i provvedimenti necessari per rimuovere le situazioni di incompatibilità devono essere assunti dal Presidente della Giunta regionale, in qualità di organo di governo, nell’esercizio di una funzione di controllo nei confronti d un ente strumentale, a carattere tecnico-scientifico, quale è l’Istituto zooprofilattico sperimentale. A tale forma di controllo, espressamente prevista dalla legge in capo al Presidente della Giunta regionale o all’Assessore competente delegato, non pare essere in alcun modo sovrapponibile la funzione di vigilanza esercitata dal Difensore civico, ai sensi della legge regionale n. 50 del 1981…”.

Ventrini e Cavaletto hanno dichiarato:

Come precisato nell’esposto, abbiamo inviato ben due note via PEC al presidente Cirio (e all’Assessore Icardi), chiedendo loro di verificare l’evidente situazione di incompatibilità in cui si trova il presidente dell’IZSTO.

Proprio perché non abbiamo avuto alcun riscontro alle nostre note, ci siamo rivolti al Difensore civico regionale, dopo aver letto che, ai sensi dell’art. 2 della Legge regionale n. 50/1981, “… Il Difensore Civico può intervenire nei confronti degli uffici dell’Amministrazione Regionale, degli Enti pubblici regionali e di tutte le Amministrazioni pubbliche che esercitino deleghe regionali, limitatamente al contenuto di tali deleghe. Nello svolgimento di questa azione il Difensore Civico rileva eventuali irregolarità, negligenze o ritardi, valutando anche legittimità e merito degli atti amministrativi inerenti ai problemi a lui sottoposti e suggerendo mezzi e rimedi per la loro eliminazione…”.

A noi pare che il Difensore civico abbia tutte le prerogative per far presente al Presidente Cirio la situazione esistente nel CdA dell’IZSTO. Lo invitiamo, pertanto, prima della fine del suo mandato, in zona Cesarini, a scrivere, oltre a noi, al Presidente della Giunta Regionale e all’Assessore regionale alla Sanità, richiedendo loro di verificare l’incompatibilità del Presidente dell’IZSTO.