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UCRAINA/CONSIGLIO REGIONALE UTILIZZA PAPA PER GIUSTIFICARE AGGRESSIONE DI PUTIN.

Ucraina/Consiglio regionale Piemonte utilizza Papa per avallare aggressione di Putin. Ciò e’ inaccettabile. Partito Democratico chiarisca le sue posizioni.
Igor Boni (presidente Radicali Italiani), Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Beatrice Pizzini (coordinatrice +Europa Torino Metropolitana):
“Ieri i consiglieri regionali del Piemonte hanno rivolto un appello al Papa affinché intervenga come mediatore nel conflitto in atto in Ucraina. Nel testo dell’appello (vedi link in calce) si può leggere: “è diventato chiaro a tutti che il conflitto in corso ha una portata ben più ampia. È come se i frammenti di ciò che Lei chiamava  “guerra mondiale a pezzi” si fossero unificati, e oggi noi abbiamo un conflitto aperto tra le maggiori potenze per la supremazia”. Quindi, per i consiglieri regionali del Piemonte, quella in corso dal 24 febbraio non è una guerra di aggressione di Vladimir Putin all’Ucraina ma è una guerra fra Stati Uniti e Russia. E’ la versione dei fatti, totalmente falsa, che tutti gli amici di Putin tentano di fare passare da mesi, con tutti i mezzi.
E ancora: “non c’è alternativa alle trattative. Anche a fronte di ragioni indubbiamente legittime, che però non possono esimersi dal confronto con le ragioni altrui, bisogna rinunciare all’illusione che questa guerra vada vinta, anziché fermata”. Quindi, secondo i consiglieri regionali del Piemonte, anche Putin ha le sue ragioni ad avere attaccato l’Ucraina già nel 2014, ad avere occupato illegalmente da allora la Crimea e, tramite mercenari, anche il Donbass, e ad avere cercato di occupare l’intera Ucraina in questi ultimi mesi…
Non siamo affatto stupiti rispetto alle forze di destra/centro presenti in Consiglio Regionale: cosa aspettarsi dagli esponenti leghisti, cioè dell’unico partito occidentale il cui leader, Mattero Salvini, ha firmato nel 2017 a Mosca con il partito di Putin un accordo di collaborazione, mai revocato? Cosa aspettarsi dagli esponenti di Forza Italia, il cui leader, Silvio Berlusconi, ha avallato recentemente la versione di Putin, che è dovuto intervenire in Ucraina per fermare i massacri del cattivo Zelensky? Cosa aspettarsi dagli esponenti di Fratelli d’Italia, il cui assessore regionale Maurizio Marrone era premiato nel 2017 nel Donbass per la sua opera indefessa a favore dei separatisti filorussi? E il cui coordinatore regionale Fabrizio Comba si è dimesso solamente a marzo, dopo lo scoppio della guerra, dalla carica di console onorario della Bielorussia, senza aver mai pronunciato una sola parola di condanna del dittatore Lukashenko?
Quello che ci sorprende negativamente è, invece, l’acquiescenza dei consiglieri regionali del Partito Democratico ad avallare una interpretazione così mistificata dei fatti. Dovevano opporsi all’evidente strumentalizzazione della posizione e delle parole del Papa a fini di parte, a favore di Putin. Sono già stati irretiti, anche su questo, dai Cinque Stelle, da un Giuseppe Conte pronto a sfruttare le legittime preoccupazioni degli italiani per il duro inverno che ci attende per incrinare la solidarietà e il sostegno doverosi all’Ucraina? Ci auguriamo di no, ma chiediamo loro di chiarire, di sottrarsi all’abbraccio letale di Conte. Un modo inequivocabile perfarlo ci sarebbe: firmare l’appello “Putin all’Aja”, per l’incriminazione di Putin da parte della Corte Penale Internazionnale per i crimini di guerra e contro l’umanità commessi in Ucraina ( https://radicali.it/campagne/putin-allaja/ ).

l’appello al Papa
http://www.cr.piemonte.it/web/files/Sua_Santita.pdf