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RADICALI: SICCITÀ, CIRIO NON CAPISCE CHE SERVE CAMBIARE COLTURE E CAMBIARE CULTURA. AGRICOLTURA UTILIZZA ACQUA DIECI VOLTE PIÙ DELLE ABITAZIONI. CONTRO LA LATITANZA INFORMATIVA DELLA REGIONE INTERVENIAMO NOI CON UNA CAMPAGNA PER LA CITTADINANZA

“Quella che abbiamo inscenato oggi è una dimostrazione scientifica molto semplice: l’agricoltura utilizza dieci volte tanto la quantità di acqua delle abitazioni e oltre 10 volte quella dell’industria. Con i bacini di cui si annuncia la costruzione si aggiunge una goccia in mezzo al mare. Se non si cambiano colture, limitando riso e mais ai terreni più adatti, si continuerà ad aver bisogno di acqua che non c’è – afferma Igor Boni, presidente di Radicali Italiani, in una conferenza stampa in cui con una dimostrazione scientifica, provette graduate alla mano, si è evidenziato quanto sia totalmente inadeguato l’intervento del Presidente Cirio sulla situazione della siccità in Piemonte – “Bisogna cambiare le nostre abitudini. Mais e riso con le attuali tecniche sono un suicidio idrico. Serve innovazione tecnologica e ridurre drasticamente i consumi. Siamo la regione che consuma più acqua in Europa, non proprio un record di cui andare fieri”.

Negli scorsi mesi è stato presentato il Dossier Acque di Radicali Italiani ed è stata depositata una petizione popolare in cui si riassumono le richieste e le proposte, tra cui una campagna di informazione della Regione ai residenti. “Nell’invana attesa che la Regione faccia qualcosa e certi che non farà nulla ci sostituiamo alla sua latitanza, nelle prossime settimane partirà un lavoro per una campagna per sensibilizzare e informare la cittadinanza sul risparmio idrico e sulla siccità. Serve cambiare coltura ma serve anche cambiare la cultura. Ci impegneremo per elaborare dei documenti, distribuire opuscoli e libretti informativi e nel fare campagne martellanti nei social.” conclude Lorenzo Cabulliese, coordinatore dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta.