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ADERIAMO ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO IL TAGLIO DEL FONDO DISTURBI ALIMENTARI

L’Associazione Radicale Adelaide Aglietta di Torino sarà domani in piazza Castello accanto ai cittadini e alle cittadine che manifesteranno contro la scelta del Governo di tagliare i fondi dedicati alla cura dei disturbi del comportamento alimentare.

Liste d’attesa sempre più lunghe, specialisti che mancano e pazienti che, con i loro nuclei familiari, sono spesso lasciati soli a fronteggiare i molti aspetti che patologie di questo tipo richiamano e coinvolgono a più livelli: tagliare i 25 milioni di euro che erano stati istituiti con un fondo ad hoc nel 2021, significa tagliare la speranza per questi pazienti di venire curati, di guarire, di costruirsi un futuro.

Alle Molinette di Torino quel piano aveva già permesso di assumere personale per rafforzare le equipe multidisciplinari dedicate ai pazienti con DCA e incidendo positivamente sulle liste d’attesa. Questo aiuto concreto che viene a mancare è un colpo inferto alla rete nazionale dei centri che si occupano sui territori di disturbi del comportamento alimentare, che diventerà così sempre più fragile, sempre meno accessibile, con tempi d’attesa sempre più lunghi: in quel lasso di tempo le persone affette da queste patologie possono morire.

Sono oltre tre milioni e mezzo le persone che in Italia soffrono di queste patologie, con un incremento stimato attorno al 35% delle diagnosi dal periodo post pandemia, con picchi d’esordio tra i 12 e i 14 anni, sempre più precoci e sempre più gravi, costituendo la seconda causa di morte tra i giovani dopo gli incedenti stradali.

Non crediamo che sia attraverso politiche moraliste e stigmatizzanti o attraverso la reclusione in carcere o le multe da migliaia di euro che si combattano queste patologie, bensì attraverso programmi di prevenzione seri e scientificamente basati, attraverso il rafforzamento della rete di centri pubblici che sul territorio devono essere in grado di accogliere e curare pazienti e famiglie nelle migliori condizioni possibili. I 10 milioni adesso promessi con un maldestro dietrofront dal Ministro Schillaci, costituiscono una mancetta per il 2024, ma non assolvono affatto alle richieste delle associazioni dei familiari e dei responsabili regionali dei centri per i DCA: senza un impegno serio, garantito stabilmente nel tempo, con norme certe, tutto questo resta solo propaganda.
E questa propaganda, Presidente Meloni, uccide.