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Garante detenuti, dopo sollecitazione radicale difensore civico scrive a Cattaneo

Una settimana fa, Salvatore Grizzanti (segretario Associazione Radicale Adelaide Aglietta) e Giulio Manfredi (Direzione Radicali Italiani) avevano scritto al Difensore Civico della Regione Piemonte, avv. Antonio Caputo, richiedendogli di “adottare tutti gli strumenti in Suo potere affinchè il Consiglio regionale del Piemonte dia piena e legittima attuazione a quanto previsto dall’art. 2, comma 1, della L.R. n. 28 del 2 dicembre 2009, ponendo così termine ad una situazione di palese e grave illegittimità istituzionale e amministrativa”.

Oggi i radicali hanno ricevuto dal Difensore Civico copia della lettera che ha inviato ieri al Presidente del Consiglio Regionale, Valerio Cattaneo, avente per oggetto “richiesta di intervento per la mancata attuazione della legge istitutiva del garante regionale”.

Grizzanti e Manfredi:

Ringraziamo il Difensore Civico regionale per la pronta risposta al nostro sollecito. Non abbiamo mai ritenuto che i due istituti (quello del garante e quello del difensore civico) fossero in competizione, ben sapendo che il difensore civico deve già affrontare una mole così imponente di lavoro – basta pensare ai contenziosi in materia sanitaria – da impedirgli di occuparsi seriamente degli oltre 5.000 cittadini detenuti nelle 13 carceri piemontesi, una diversa dall’altra, con problemi specifici. L’emergenza quotidiana del “pianeta carcere” richiede una persona che lavori a tempo pieno alla riduzione del danno.

Sono possibili ed auspicabili sinergie fra i due istituti, anche per permettere di contenere i costi e per ottenere più efficacia ed efficienza; è quanto, d’altronde, sottolinea il difensore civico quando, già nella sua relazione annuale del 2010, scriveva della “necessità di produrre al più presto una regolamentazione organica dei rapporti”.

Lo ripetiamo: il Consiglio Regionale puo’ recuperare il tempo perso e nominare il garante regionale prima di chiudere i battenti per la pausa estiva. Sarebbe un bel segnale di speranza in questi tempi per molti aspetti disperati e disperanti, non solamente dietro le sbarre.