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Caso Matacena, Manfredi: Di Stefano, dalla Calabria alla Serbia, sempre nel posto giusto al momento giusto

Giulio Manfredi (Direzione Radicali Italiani, autore nel 2003 del libro “Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?”):

Vari giornali hanno riportato la notizia del summit di San Luca (RC) del 1991 a cui parteciparono fra gli altri vari esponenti della ‘ndrangheta, Giovanni di Stefano anche Amedeo Matacena.

Di quel summit avevano già scritto nel 2002 nel loro libro “Falcone Borsellino Mistero di Stato” i giornalisti di Palermo Enrico Bellavia e Salvo Palazzolo. Per avere semplicemente riportato uno stralcio di quel libro nel mio sull’affaire Telekom Serbia, sono stato querelato da Giovanni Di Stefano nel 2004 ed ho subito un processo lungo sette anni, che si è concluso con la mia assoluzione perché il “fatto non sussiste”.

Ricordo che nel giugno 2002 Di Stefano concesse un’intervista a Radio Radicale sull’affaire Telekom Serbia in cui parlò di “un deputato di Alleanza Nazionale che all’epoca dei fatti era pilota e che ha trasportato la delegazione Telekom Serbia”. Anche quella sembrò la solita sparata del Di Stefano; solo un anno dopo venne fuori che l’allora on. Giulio Antonio La Starza (AN), prima di entrare in Parlamento, era stato pilota di compagnie private ed in tale veste aveva effettuato un volo Roma-Belgrado-Roma il 3-4 aprile 1997, portando la delegazione di Telecom Italia impegnata nelle trattative per l’acquisizione del 29% di Telekom Serbia. Sentito dalla Commissione parlamentare d’inchiesta su Telekom Serbia, l’on. La Starza dichiarò che a Belgrado, in albergo, si era imbattuto in Giovanni Di Stefano.

Le esternazioni di Giovanni Di Stefano – che attualmente sconta in Gran Bretagna la pena di 14 anni di carcere per 25 diversi capi di imputazione fra cui l’esercizio abusivo della professione forense – sono da prendere con le molle; ciò detto, è comunque innegabile la sua capacità di trovarsi nel posto giusto al momento giusto.

Torino, 13 maggio 2014