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+EUROPA – Candidati alla Camera – Piemonte 1 – 01 (Torino, Collegno)

Silvja MANZI

Nata a Foggia nel 1973, è militante radicale da 27 anni e ha partecipato o coordinato le principali campagne radicali in Italia e all’estero (tra queste l’organizzazione di una manifestazione nonviolenta in Laos per chiedere conto della scomparsa di cinque leader studenteschi dove, con altri militanti radicali, ha trascorso due settimane in carcere, prima di essere espulsa dal paese, dopo un processo sommario).

E’ stata assistente personale di Marco Pannella a Roma e collaboratrice del parlamentare europeo Olivier Dupuis a Bruxelles.

Vive a Torino dal 2008, ed è consulente editoriale. Qui, con l’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, ha promosso iniziative politiche sulla laicità, contribuendo al successo delle delibere comunali di iniziativa popolare sull’Anagrafe Pubblica degli Eletti, sulla trasparenza delle nomine, sul Testamento Biologico, sulle Unioni Civili e molte altre iniziative locali.

Ha coordinato in Piemonte le raccolte firme sulle proposte di legge popolari “Eutanasia Legale”, “Legalizziamo” ed “Ero Straniero”; quest’ultima campagna, proposta da Emma Bonino, è stata condotta tra gli altri e in particolare, in collaborazione con i Giovani Democratici del Piemonte. Dalla sua nascita, nel 2010, ha partecipato alle iniziative di IdeeXTorino, gruppo coordinato da Valentino Castellani per immaginare e proporre soluzioni per l’area metropolitana, concentrandosi sull’analisi dei bisogni della città soprattutto riferiti a Torino nord.

E’ membro del comitato Diritti Umani della Regione Piemonte.

Nel 2017, al XVI Congresso di Radicali Italiani, è stata eletta Tesoriere nazionale.


Igor BONI

49 anni, laureato in agraria, è Amministratore Unico dellIstituto per le Piante da Legno e lAmbiente del Piemonte (IPLA), una Società regionale nella quale lavora dal 1994.

Militante del Partito Radicale dal 1986, si è occupato in particolare di tematiche ambientali (protezione del suolo e del territorio, risparmio idrico e politiche energetiche), di diritti umani e civili e di politica internazionale. Nel 2017 ha visitato quasi tutte le carceri piemontesi per verificare il rispetto dei diritti dei detenuti e degli agenti di polizia penitenziaria. Ha lanciato l’appello “Assad all’Aja” per chiedere l’intervento del Tribunale Penale Internazionale in SIria. Negli ultimi anni ha promosso con successo le campagne contro le firme false di Michele Giovine, sulla trasparenza delle istituzioni, sullanagrafe degli eletti e dei nominati, sul registro dei testamenti biologici, sulla legalizzazione della Cannabis, sulle unioni civili e sulleutanasia legale. Nel 2017 ha contribuito attivamente al successo della campagna “Ero Straniero” lanciata da Emma Bonino con l’obiettivo di cancellare la Legge Bossi/Fini sull’immigrazione. E’ Coordinatore dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta e fa parte della Direzione nazionale di Radicali Italiani.


Giulio MANFREDI

nato a Murazzano (CN), 56 anni, funzionario regionale. Si iscrive per la prima volta al Partito Radicale nel 1982; da allora è in servizio permanente effettivo. Ha promosso o partecipato a tutte le iniziative radicali, a tutte le campagne referendarie. Negli anni ’80 del secolo scorso si è battuto contro l’inquinamento del fiume Bormida da parte dell’ACNA di Cengio. Nel 1989 ha organizzato con Carmelo Palma le liste antiproibizioniste in Piemonte. Esperto della legislazione sulle tossicodipendenze, ha fornito e fornisce consulenza in materia a Radicali Italiani. Da anni si batte per l’attuazione della legge sulla trasparenza nella pubblica amministrazione; ha presentato numerosi “accessi civici” inerenti la realizzazione della Sede Unica della Regione Piemonte e la Fondazione del Libro di Torino. Appassionato delle vicende dell’ex-Jugoslavia, nel 2003 ha scritto il libro “Telekom Serbia: Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?” (edizioni Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri, postfazione di Marco Pannella). Fa parte della Giunta dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta di cui è stato segretario.


Graziella MIRAUDO

58 anni, i primi 20 vissuti in Sicilia, a Castell’Umberto, un paesino sui Nebrodi in provincia di Messina e, dopo una breve parentesi nel bresciano, eccola da 37 anni a Torino nei quartieri San Paolo, Borgo Po e Aurora. Radicale nel cuore da quando l’immagine in TV di Marco ed Emma imbavagliati cominciò a cambiare la storia di questo Paese. Militante dal 1986 al fianco di Giulio Manfredi, Igor Boni, Silvja Manzi e di tanti altri compagni che nel tempo sono approdati alla politica radicale. Arrestata nel 1992 per disobbedienza civile sull’uso delle droghe cosiddette “leggere” mentre insieme ad Enzo Cucco lavorava per la Lista antiproibizionista alla Regione Piemonte. Funzionaria al Consiglio regionale del Piemonte, si occupa dell’Archivio da 23 anni. Già tesoriere dell’Associazione Aglietta, partecipa attivamente a tutte le iniziative proprie dell’Associazione e ad altre organizzate da altri soggetti, per esempio il Mad Pride che la vede in prima fila nelle manifestazioni per i diritti delle persone con problemi psichiatrici.

Convinta che un’Europa +forte +compatta +allargata possa non solo servire a difendere i diritti umani e civili ma a garantirne l’affermazione ed allargarne i confini.