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“Il PD che vorrei”. Manifesto-appello lanciato da Igor Boni e Sara Levi Sacerdotti

Igor Boni (candidato radicale nelle liste del PD nelle scorse elezioni regioni nonché Presidente dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta) e Sara Levi Sacerdotti (esponente torinese del PD) hanno lanciato il manifesto-appello “Il PD che vorrei” con l’obiettivo di aggregare in Piemonte persone che si identifichino in un’area aperta, laica, liberale e ambientalista, che già oggi esiste ma è priva sia della concreta capacità di incidere nelle decisioni politiche sia di una reale rappresentanza.

Il testo integrale del manifesto a cui si può aderire è reperibile sul sito www.igorboni.it

Dichiarazione di Igor Boni

La domanda di innovazione politica che ha portato Matteo Renzi alla Presidenza del Consiglio e che ha trasformato il Partito Democratico nazionale non ha avuto in Piemonte sufficiente risposta. Sono simili al passato le dinamiche tra le varie componenti e non c’è stato lo scatto riformatore necessario per lasciarsi alle spalle logiche vecchie e non più accettabili. Abbiamo l’ambizione di contribuire ad una nuova vita del Partito Democratico e dell’intero centrosinistra piemontese con le nostre idee, le nostre proposte, la nostra passione e la nostra capacità di fare politica.

O sapremo cogliere questa occasione storica di cambiamento o il PD – se non saprà rottamare le rendite di posizione di piccoli gruppi di potere – diverrà parte del problema e non della soluzione. Tutto questo lo vogliamo scongiurare chiedendo la riforma in senso maggioritario della legge elettorale con l’abolizione del listino per favorire una selezione virtuosa e di merito della classe dirigente. Lo vogliamo scongiurare con politiche innovative sul lavoro, sull’ambiente e la green economy, sulla cultura e sulla trasparenza. Vogliamo fornire sostegno alla Giunta Chiamparino non da spettatori ma da protagonisti di questo nuovo inizio ed è per questo che faremo un monitoraggio delle attività della Giunta per verificarne l’efficacia e per proporre una svolta radicale in Piemonte.

settembre lanceremo questa nuova ‘area aperta’ che ha lo scopo di cambiare aria ad una politica che rischia di non comprendere la necessità assoluta di cambiamento.