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Radicali/Torino: nella civilissima Torino in inverno si continua a morire difreddo. La morte di un clochard interroga la città.

Dopo aver appreso la notizia della morte di un clochard per il freddo nella notte a Torino, in Piazza CLN, Domenico Massano (giunta di segreteria dell’associazione radicale Adelaide Aglietta) ha dichiarato:

L’ennesima tragedia invernale interroga la città se realmente sia stato fatto tutto il possibile per evitare questa morte. Ogni anno in inverno ci troviamo a piangere e contare le vittime del freddo. Persone che per diverse ragioni, per storie di vita faticose, sono costrette ad affrontare senza riparo i rigori invernali. Persone, lo ricordo, non numeri. La morte di un cittadino non deve ridursi a qualche dichiarazione sull’emergenza freddo. Quale emergenza, poi, non siamo ai tropici e, si sa, d’inverno a Torino solitamente fa freddo. Sarebbe opportuno interrogarsi se nei mesi estivi, quando si potevano predisporre le strategie adeguate per far fronte all’ondata di freddo sia stato fatto tutto il possibile. Bisogna interrogarsi se i tagli ai posti letto nei dormitori, alle chiusure di strutture per l’accoglienza notturna, all’assenza di proposte alternative non abbiano alcuna correlazione con questa morte. Bisogna immediatamente predisporre tutte le iniziative utili ad impedire che vi siano altre tragedie come quella di oggi. Assessore Borgione dopo le illuminanti politiche di tagli estivi non ha nulla da dichiarare?

Torino 19 dicembre 2010