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Il testamento biologico s´arena sulla scrivania dell´assessore

“La Repubblica”, LUNEDÌ, 07 FEBBRAIO 2011

Pagina XI – Torino

A tre mesi dall´approvazione, il registro comunale resta una chimera

GINO LI VELI
IN ALTO mare. A quasi tre mesi dall´approvazione della delibera sollecitata da 2800 firme per l´istituzione del «registro sul testamento biologico», non c´è ancora il regolamento che indichi le norme da seguire per dichiarare la propria volontà sul trattamento sanitario, in caso di grave malattia. Lo prevedeva la mozione che chiedeva alla giunta di “attuare ogni forma di comunicazione” in tempi brevi. Risultato: nulla di concreto.

Mercoledì, giorno del secondo anniversario della scomparsa di Eluana Englaro, la ragazza vissuta per 17 anni in stato vegetativo, ci sarà ancora, in Comune, «una verifica della mozione». Solo un altro passaggio burocratico. «Ma non ci sono sostanziali novità: presenteremo il lavoro svolto dagli uffici però non c´è ancora nessun atto di giunta» dice con candore disarmante Giovanni Ferraris, l´assessore ai Servizi anagrafici cui spetta il compito di dare attuazione al provvedimento sul quale a lungo si è divisa la Sala Rossa. Ferraris non ha mai nascosto dubbi e perplessità sul testamento biologico in salsa locale («spetta al parlamento decidere» è sempre stato il suo leit motiv) anche se, dopo qualche tirata d´orecchie del sindaco Sergio Chiamparino si è detto naturalmente pronto a rispettare la scelta del Consiglio comunale.
Ma il tempo passa e la decisione ufficiale non arriva. E il radicale Silvio Viale, uno dei cinque candidati sindaci alle primarie del centrosinistra del 27 febbraio, che in un primo tempo aveva scambiato la riunione di mercoledì come il via libera al regolamento per il testamento biologico, attacca e fa la controproposta. «Non è così? – si chiede – Allora è molto grave. Si è perso troppo tempo. Si è persino chiesta una consulenza sui testi che sono in discussione al Senato sull´argomento, forse con uno spreco di denaro». Così i Radicali lanciano la propria idea di regolamento: raccogliere i testamenti biologici nell´Ufficio relazioni con il pubblico. Devono essere conservati in busta chiusa, con supporto cartaceo e informatico. Inoltre sono previste più persone fiduciarie che possono raccogliere le volontà degli ammalati. «Aspettiamo la riunione di mercoledì – dice Viale – per presentare ufficialmente al sindaco Chiamparino e al presidente del Consiglio, Castronovo, la proposta. Chiediamo solo che si arrivi ad un atto ufficiale prima dello scioglimento della Sala Rossa». Andrea Giorgis, capogruppo Pd, primo firmatario della mozione che a novembre ha accompagnato la delibera sul testamento biologico, è più fiducioso: «Credo che mercoledì ci possa essere una proposta concreta. Non vedo il motivo per altri slittamenti». Più cauta l´assessore alle pari opportunità Marta Levi, l´altro assessore coinvolta nel progetto. « Ma sia chiaro: tutta la gestione è del collega Ferraris, in quanto responsabile dei servizi anagrafici – precisa – Mi è stata annunciato l´invio della nuova documentazione, La vedrò oggi. Ma non sono al corrente di prossime decisione della giunta. Vedremo».
Mercoledì, che è stata proclamata la giornata della libertà di scelta della propria vita, oltre al dibattito in Comune, in coincidenza con l´anniversario della scomparsa di Eluana, ci sarà, dalle 18.15 alle 19, promossa da Exit e dalla Consulta torinese per la laicità, una fiaccolata dalla sede dell´Unione culturale, in via Cesare Battisti alla prefettura. Il corteo si sposterà poi davanti alla sede Rai di via Verdi. «In uno stato davvero laico l´unica scelta spetta ai cittadini», dicono i promotori dell´iniziativa che comprende, prima del corteo, anche un convegno all´Unione culturale.