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L’assessore Sacchetto sui boschi piemontesi non sa di cosa parla

In seguito alle dichiarazioni dell’Assessore Sacchetto sulla necessità di importare in Piemonte il “modello scandinavo” o il “modello francese”, per ridurre i costi del legname e utilizzare parte del patrimonio boschivo regionale, interviene Nathalie Pisano (Segretaria dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta):

Informiamo l’Assessore Sacchetto che in Italia importiamo legname perché da noi costa troppo. Certo c’è il costo della mano d’opera più alto che altrove, ma soprattutto – diamo questa informazione all’Assessore – c’è una morfologia del territorio assai aspra e montuosa che richiede per l’esbosco spese molto elevate. Questo vale soprattutto per il Piemonte dove i boschi sono tutti su versanti montani e collinari se si escludono fazzoletti residuali in pianura. Il voler importare il modello scandinavo o francese è semplicemente ridicolo. Ma Sacchetto è mai stato a visitare i boschi francesi o scandinavi? Se così fosse si sarebbe accorto che i boschi utilizzati sono posti su lievi pendenze e facilmente accessibili, quindi con costi di taglio ed esbosco assai inferiori ai nostri. In più, se si pensa che la legge forestale è stata appena approvata, verrebbe da pensare che fino ad oggi vi sia stata una gestione virtuosa. Evidentemente non è così. Il problema, come detto, è la non economicità che si aggiunge alla frammentazione delle proprietà; su questo si agisce solo favorendo consorzi di proprietari che insieme gestiscano e utilizzino pezzi di territorio, è quello che si è tentato con la legge approvata l’anno scorso.

Torino, 7 febbraio 2011