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Nucleare Piemonte, Viale: bene il voltafaccia di Cota e l’ipocrisia di Ravello

PER LORO TRINO NON E’ UN SITO IDONEO

Bene. Vedo che Cota e Ravello sconfessano 30 anni di politica nucleare in Italia, che ha sempre individuato nel vercellese un’area idonea per una centrale nucleare. Considero che la loro ipocrisia sia il male minore rispetto alla tracotanza di Roberto Rosso, perché mette la parola fine al futuro del nucleare in Piemonte.

Silvio Viale, presidente di Radicali Italiani, tra gli animatori negli anni ’80 dei blocchi ai cantieri della ventilata centrale di Leri Cavour, saluta con piacere e con un po’ di ironia le dichiarazioni del’assessore regionale all’ambiente Sergio Ravello e l’imbarazzato silenzio del presidente Roberto Cota, per i quali il Piemonte non sarebbe un sito idoneo per il nucleare, ma altre regioni sì.

Silvio Viale ha precisato:

Un anno fa, in campagna elettorale, Roberto Rosso rivendicava con orgoglio il sito di Trino, mentre Sergio Ravello e Roberto Cota ripetevano che il Piemonte avrebbe fatto la sua parte. Ora, Roberto Rosso permettendo, Ravello e Cota sostengono che il nucleare si deve fare in altre regioni, cosa che probabilmente direbbero in qualunque regione fossero assessore e presidente. Mi fa comunque piacere perché vuol dire che non ritengono che Trino sia un sito idoneo e perché questo dovrebbe chiudere le vicende future del nucleare in Piemonte, visto che l’unica l’atra area ipotizzata nel cuneese è subito saltata. Ovviamente non canto vittoria, perché mi attendo altri interessati voltafaccia, ma prendo atto di questa bella novità.

Torino, 17 marzo 2011.