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Fecondazione assistita, Viale: un peccato senza obiettori

FECONDAZIONE ASSISTITA – VIALE (radicali), UN PECCATO SENZA OBIETTORI, 71% PER LA 194 e 0% PER LA LEGGE 40.

“La Penitenzeria Apostolica avrebbe incluso la fecondazione assistita tra i peccati. Chissà se ora qualche medico farà obiezione di coscienza?”

A porre la domanda è Silvio Viale, il presidente di Radicali Italiani, che si chiede “se un peccato senza obiettori sia davvero un peccato o sia il segno dello scollamento tra la Chiesa e i fedeli”.

Silvio Viale ha dichiarato:

“Leggo su un quotidiano che le tecniche di fecondazioni assistite sono state inserite tra gli atteggiamenti peccaminosi., sperando forse di evocare la possibilità di obiezione di coscienza che è completamente ignorata dai ginecologi sia in Italia che nel mondo. Infatti, l’obiezione di coscienza tra i ginecologi è del 71% sull’aborto – in realtà molto più alta considerando i soli ginecologi ospedalieri, gli unici autorizzati a praticare gli aborti – mentre per la fecondazione in vitro è inesistente, con gran parte dei medici della legge 40 che obietta “double face” per la legge 194. Anche qualora ci fosse la scomunica “latae sententiae”, come per l’aborto, sarebbe un’arma spuntata perché nessun ginecologo rinuncerebbe al prestigio e ai guadagni della fecondazione assistita. L’obiezione non sarà mai un tallone di Achille per la legge 40 come invece lo è per la legge 194. L’obiezione è un tallone di Achille per la 194 perché l’aborto è l’unico intervento che si può fare esclusivamente nel pubblico. Non vi sono altri esempi in sanità in Italia ed è l’unico caso in Europa. La chiesa fa bene a ricordare che la fecondazione assistita è un peccato, ma è lo Stato che dovrebbe prendere esempio dalla legge 40 per affrontare l’obiezione di coscienza sulla legge 194. Fosse coerente dovrebbe autorizzi gli aborti nel privato, ma basterebbe che invertisse il rapporto vantaggi/svantaggi perchi permette l’applicazione della 194 negli ospedali.”

Torino, 21 marzo 2011.