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Carcere, visita alla casa di reclusione di Fossano

Bruno Mellano

CARCERE: VISITA ALLA CASA DI RECLUSIONE DI FOSSANO. MINO TARICCO, ROSITA SERRA E BRUNO MELLANO AL SANTA CATLINA. LUNEDI AD ALBA.

Venerdì 19 agosto, nell’ambito del Ferragosto in carcere, iniziativa promossa da Radicali Italiani su tutto il territorio nazionale, una delegazione ha visitato anche la struttura detentiva di Fossano: Mino Taricco, consigliere regionale del Partito Democratico, Rosita Serra, Presidente del Consiglio comunale di Fossano, e Bruno Mellano, componente della Direzione nazionale di Radicali Italiani, sono stati alla Casa di Reclusione Santa Catlina di Fossano.

La delegazione è stata accolta ed accompagnata nella visita dal Direttore Edoardo Torchio, dall’ispettore Giuseppe Maglione e dalla responsabile dell’equipe educativa e trattamentale Antonella Aragno ed ha avuto la possibilità di un lungo e franco dialogo con i dirigenti dell’Istituto sui problemi e gli elementi critici per la gestione della struttura, radicalmente restaurata dopo l’indulto del 2006.

Gli agenti penitenziari, che sulla carta dovrebbero essere oltre 100, sono appena 43: entro l’anno si prevedono inoltre ulteriori pre-pensionamenti ed un solo nuovo arrivo, dai corsi della Scuola Penitenziaria di Cairo. Gli educatori sono tre, di cui uno in part-time.

La popolazione detenuta risultava composta da 163 persone, di cui 62 italiani e 101 stranieri, in gran parte magrebini e africani, fra gli europei, 9 rumeni. La capienza regolamentare è fissata in 140 posti letto, e si sono avute punte sino a 190, a seguito degli sfollamenti da altri istituti, soprattutto Torino e Milano. Si risponde al sovraffollamento con l’utilizzo dell’area dell’infermeria per l’ospitalità dei semiliberi e degli ammessi al lavoro all’esterno, in questo momento rispettivamente 2 e 4 detenuti. Circa 40 i tossicodipendenti, a cui il Sert garantisce assistenza e nel caso anche il trattamento metadonico a mantenimento,

Si calcola che nell’arco dell’anno solare le persone detenute in transito per il carcere di Fossano siano oltre 220: il problema della notevole mobilità costituisce un elemento critico per impostare progetti e programma. I detenuti sono in gran parte con una pena residua inferiore ai 3 anni, negli ultimi tempi inferiore ai 5 anni, e è ospitata su tre piani, una sezione di 12 celle per piano, 11 delle quali con 5 detenuti ciascuna ed una cella per piano è riservata per gli isolamenti previsti dall’ordinamento.

La delegazione ha visitato gli uffici dell’Amministrazione e della Sicurezza, soffermandosi nell’Ufficio Matricola, gli spazi dei laboratori della formazione, soffermandosi nell’officina di Ferro e Fuoco, apprezzandone i prodotti, la prima sezione, parlando con i detenuti, ed infine l’area sanitaria dove ha potuto parlare con la responsabile dottoressa Gabriella Turco e con la responsabile Asl dell’equipe infermieristica, casualmente anche lei in visita di servizio, e con l’infermiera stabile nell’istituto.

Bruno Mellano ha dichiarato:

Nei giorni scorsi sono stato a Cuneo e a Saluzzo e lunedì sarò ad Alba, per continuare un impegno personale e politico sulla comunità penitenziaria cuneese che risale ormai a molti anni. Credo che dopo le parole del Presidente della Repubblica sulla urgenza e gravità della condizione carceraria nel nostro paese occorra stimolare la politica, nazionale ma anche regionale, a fare quanto possibile per rendere più umana la detenzione. Non solo per senso di giustizia ma anche per utilità collettiva: chi esce dal carcere avendo scontato tutto il periodo di detenzione senza alcun percorso di reinserimento torna a delinquere al 70%, chi invece ha il privilegio di usufruire delle pochissime opportunità formative e lavorative ha una recidiva inferiore al 20%.